Il ricordo di un giuallare

Peppe Viola, l’architetto-umorista oplontino , che da una certa età comincia a verseggiare, osservando ciò che gli accade intorno per trarne insegnamenti stimolanti, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari,  degli amici e degli estimatori. La motivazione del Premio Oplonti di Corallo (assegnatogli nel 2001), a  firma del prof. Mario Lettieri, recita:  «La sua è una satira cordiale, dove l’innesto caustico e improvviso di una qualche espressione dialettale distrugge la pletora dei luoghi comuni. In ultima analisi, è una sorta di un Marziale nostrano, in cui sarebbe bene ciascuno di noi ritrovasse anche un po’ se stesso. La sua poesia deriva da geniali trovate umoristiche, fondate sulla filosofia del vivere quotidiano che coinvolge l’uomo in quanto protagonista, nonché spettatore  divertito dalla satira benevola. Dal 1975, Viola si è esibito in spettacoli, di cui molti vantano la partecipazione dello chansonnier Roberto Murolo e del chitarrista Espedito De Marino, con i quali ha girato per i teatri italiani. Il pubblico, sempre numeroso, lo ha accolto con entusiasmo in siti importanti come il teatro “Sistina” di Roma, il “Niccolini” di Firenze, la “Sala dei notari” di Perugia, il teatro “Orfeo” di Taranto, il “Margherita” di Genova;  a Napoli e dintorni, le sue performance sono state applaudite al “Cilea”, al “Diana”, al “Mediterraneo”, al “Primo”, in luoghi come “La Piazzetta di Capri”, il “Maschio Angioino”, “Villa Campolieto”, “Castel dell’Ovo” ed inoltre al Teatro Bellini, in occasione delle celebrazioni dei cento anni dalla nascita di Totò (1998); ha anche scritto alcune commedie, rappresentate con successo. Per concludere, a me, che per tante volte ho presentato le sue performance e che, con il pianto nel cuore, ricordo le sue doti di bonaria e saggia umanità, sembra opportuno citare un verso finale di una sua poesia riferita alle difficoltà della vita: “qual’è ‘a ricetta pe sustenè ‘sta lotta?  V’’o dico int’’a ‘na recchia chiano chiano: Tenite ll’ucchie ‘nchiuse e ‘nu bicchiere ‘mmano!La redazione del Gazzettino, con a capo il suo fondatore, Pasquale Cirillo, ed il direttore Gennaro Cirillo, nel ricordare Peppe Viola con grande simpatia, partecipa al lutto di tutta la famiglia. Peppe è stato sempre un amico.

Federico Orsini

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