Mostra d’arte a ricordo del maestro oplontino Tommaso d’Ambrosio

Una importantissima mostra di opere d’arte a ricordo del maestro pittore impressionista oplontino Tommaso d’Ambrosio. “D’Ambrosio, nasce a Torre Annunziata  l’11 luglio del 1925, studia e si diploma presso l’Istituto d’Arte di Napoli, allievo dei maestri Striccoli, Chiancione e Casciano, e dello scrittore Vasco Pratolini. Diventa docente di materie artistiche e svolge la sua attività con zelo e devozione; dapprima in città  campane,  poi (nel 1968)  si trasferisce con l’intera famiglia a Roma, dove continua ad insegnare presso alcune scuole medie statali di rilievo. Ma la sua attività e il suo amore per l’arte sono incessanti e vanno oltre l’impegno della docenza. La sua numerosa e consistente produzione pittorica lo rende protagonista di una serie di mostre personali, collettive ed estemporanee, altamente qualificanti. Nelle sue mani, come sempre sostenne  il suo amico e poeta Alfonso Monsurrò, la tela diventava un pezzo di cielo dalle mille sfumature e si trasformava in un angolo di giardino, in un prato senza fine, oppure in un mare tranquillo, in un panorama con le case rannicchiate sotto una cupola maestosa, in una strada fatta di luci ed ombre, in una spumosa cascata gelida e imponente, in un vaso trasparente con fiori profumati. E che dire, quando una tela, palpitando sotto i colpi del suo pennello, faceva venire l’acquolina in bocca con le sue nature morte, i meloni affettati, le rosate pesche e l’uva resa dolce e matura dal nostro sole. La sua pittura limpida, schietta e serena, senza infingimenti e ruffianerie, dovuta proprio al suo carattere, al suo modo di dipingere, come tutti i grandi, con l’anima. Come asseriva il critico d’arte Gaetano Basilici:  è davvero  un piacere scrutare le sue tele, calarvisi dentro, immergersi nella loro atmosfera per sentirsi circondati dai colori sapientemente sparsi”. A maggio del 2005, purtroppo,  la sua esistenza si spegne, ma nel suo studio sito a Roma, in via Padre Romualdo Formato, 23;  le sue tele continuano tuttora a vivere, poiché basta guardarle per ritrovarvi dentro l’anima dell’artista, il suo alito vitale, i suoi sogni e le angosce, i suoi incubi e le sue speranze. – Una sessantina  di tele di varie dimensioni saranno esposte al pubblico romano in questi caldi giorni di luglio. La mostra ordinata  presso la galleria d’arte “Pentart” in via Vicolo del Cinque, 14 nei pressi di piazza Trilussa quartiere Trastevere  resterà aperta al pubblico dall’ 8 al 14 luglio con orario dalle 17,00 alle 23,00 di tutti i giorni. Oltre alla presenza di Eminenti personalità del mondo dell’Arte e della Cultura invitati alla specifica Serata trasteverina, presenzierà  all’inaugurazione delle ore 18,00 di  venerdì 8 luglio, il critico d’arte  della stessa galleria Alfredo Maria Barbagallo. Un grazie infinito alla signora Maria, dolce consorte del nostro carissimo professore Tommaso che puntigliosamente  ha voluto fissare questo graditissimo appuntamento con l’Arte vera riproponendoci un artista di una siffatta genialità; grazie assai signora Maria che ancora una volta ci dai occasione di ammirare pregevoli opere che beano l’occhio e dando tanta serenità al nostro cuore.

Nino Vicidomini

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