Arrestato il consigliere regionale Gambino. L’accusa: scambio elettorale politico-mafioso

I Carabinieri del comando provinciale di Salerno, diretti dal colonnello Gregorio De Marco hanno arrestato il consigliere regionale Pdl ed ex sindaco di Pagani Alberico Gambino, nonchè altre 6 persone, tra cui 2 esponenti del clan Fezza-D’Auria-Petrosino, attivo nell’agro nocerino. Ad eseguire l’arresto i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore in esecuzione di un’ordinanza del gip del Tribunale di Salerno, emessa su richiesta del pm della procura distrettuale antimafia di Salerno. L’accusa è di concussione in concorso, nonchè associazione a delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso, reati tutti aggravati dall’agevolare gli scopi del clan. Gambino, inoltre, è già stato coinvolto in un’indagine per concussione ed era stato sospeso nelle cariche per un periodo di tempo; di recente era stato riammesso in consiglio e, essendo anche sindaco di Pagani, da una quindicina di giorni si era dimesso da questo incarico per incompatibilità.

Il consigliere e’ accusato di concorso in concussione continuata e aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’organizzazione camorristica D’Auria-Petrosino e di scambio elettorale politico-mafioso (articolo 416ter). In manette anche Michele e Antonio D’Auria-Petrosino, due fratelli della famiglia D’Auria-Petrosino considerati elementi di spicco dell’organizzazione.  Arresto anche per il presidente e vice presidente della Paganese Calcio. Le indagini, coordinate dalla procura di Salerno diretta da Franco Roberti, hanno permesso di accertare l’esistenza di un ‘cartello’ criminale costituito da elementi di vertice del clan, imprenditori e politici a livello regionale che hanno gestito appalti e controllato le attivita’ economiche di Pagani e dei comuni limitrofi.

Tra gli arrestati, oltre a Gambino il presidente della Paganese Calcio, Raffaele Trapani, Giuseppe Santilli consigliere comunale del Pdl, Antonio e Michele Petrosino D’Auria, dirigente del consorzio del Bacino Salerno 1, nonché Francesco Marrazzo imprenditore e l’architetto Giovanni De Palma in forza all’ufficio tecnico del Comune di Pagani. Per questi l’accusa e’ di concorso in concussione continuata.

Sono indagati a piede libero Giovanni Elettrico Pandolfi, presidente della Multiservice, Massimo Caratino, già assessore al Comune di Pagani, Giovanni Barone, Direttore del centro commerciale Pegaso, Antonio Fisichella pregiudicato, Angelandrea Falcone impiegato, consulente del sindaco.

Alberico Gambino nel 2007 fu rieletto sindaco di Pagani con il 75% delle preferenze, imprenditore, titolare di autoscuole nel salernitano, risultò il sindaco piu’ votato di Forza Italia. Da sindaco i primi guai giudiziari, con una condanna per peculato a un anno e 5 mesi di reclusione. Aveva utilizzato la carta di credito del Comune spendendo 22mila euro senza riuscire a motivare le spese con ragioni d’ufficio. E per quella condanna Gambino è stato sospeso dal consiglio regionale della Campania per un anno. Lo scranno in Regione lo ha ripreso dopo la sentenza di annullamento emessa dalla corte di Cassazione, che ha rimesso gli atti alla corte d’Appello di Napoli per ripetere il processo. Solo in caso di condanna definitiva scatterebbe la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Prima di essere eletto in Regione nelle liste del Pdl, Alberico Gambino è stato anche assessore al Turismo alla Provincia di Salerno, poi sospeso per la condanna in Appello ma tornato nello staff del presidente Edmondo Cirielli in qualita’ di consulente.

Durissimi i commenti di Amendola, segretario regionale del Partito Democratico e del deputato dell’Idv, Franco Barbato, nonchè  dell’ onorevole Nello Formisano (Idv), segretario regionale campano di Italia dei Valori e del sen. Nello Di Nardo (Idv), commissario provinciale del partito a Salerno che hanno parlato di “nuovo arresto nel partito dei disonesti”.

 

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