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Ercolano, è polemica nel mondo politico

E’ polemica nel mondo politico ercolanese. Tacciata di immobilismo l’amministrazione comunale starebbe progressivamente perdendo credibilità agli occhi di una comunità esasperata da disservizi ormai endemici. Il sindaco di Ercolano Vincenzo Strazzullo monitorerebbe il fenomeno identificando  le cause di un malessere diffuso che rischia definitivamente di incrinare i rapporti tra cittadini e governo locale. Si tratta innanzitutto di stabilire responsabilità e incapacità oggettive di chi percependo un ottimo indennizzo e godendo di svariati bonus produttivi si sarebbe rivelato non all’altezza delle funzioni direttive insite nel ruolo comunale dallo stesso ricoperto. Si ha quasi l’impressione che ad Ercolano si vegeti nell’attesa non si comprende bene di chi o di quale avvenimento risolutore. Il gioco è sempre lo stesso : guadagnare tempo, anestetizzare l’elettorato sino al successivo periodo elettorale in cui le piazze principali si  affollano di  politici pronti a garantire “tutto a tutti” pur di occupare  nuovamente il banco nell’Assise Locale. Francamente riteniamo che la città meriti molto,molto di più : la gente tuttavia continua a sperare nel leader Strazzullo : “ Siamo certi che al noto camice bianco ercolanese- hanno commentato  i residenti – non sfuggiranno gli appelli lanciati da chi in fondo non chiede altro che di vivere con dignità la propria realtà d’origine. Si parla di Ercolano come patrimonio mondiale dell’UNESCO ma in realtà non si riesce nemmeno a tenere regolarmente in funzione i semafori disseminati ai lati dei principali incroci cittadini. Per non parlare dello stato di abbandono in cui versa il mercato di Pugliano e gran parte del centro storico. Chiediamo al primo cittadino Strazzullo di correre ai ripari per quanto meno arginare il fiume di guano che inesorabilmente affoga Ercolano: bisogna impedire che i nostri giovani scappino amareggiati da un contesto sociale che ha loro offerto poco o nulla a causa di un clientelismo spicciolo e di una prevaricazione violenta ad oggi ancora presenti in città”. Il disagio cresce e con esso si acuisce il dissenso nei confronti di chi amministra Ercolano: troppe le contraddizioni evidenti, le disfunzioni, i giochi di palazzo per essere credibili agli occhi della gente onesta che fortunatamente copiosa popola la città. Intanto il tempo passa e la quotidianità peggiora: questo clima rovente non fa presagire nulla di buono per il prossimo autunno che potrebbe divenire incandescente per la politica locale: chi sa che i colpi di scena attesi ormai da anni nelle gestione territoriale non stiano per divenire realtà a  tutto beneficio di chi ha avuto il coraggio di credere ed investire ad Ercolano.

Alfonso Maria Liguori

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