La protesta dei BROS infiamma ancora il già caldo clima napoletano: da ormai due giorni i disoccupati del progetto BROS sono in presidio permanente davanti Palazzo San Giacomo. Il motivo della protesta è la mancata risposta a una richiesta di colloquio con il sindaco, avanzata il 21 giugno scorso. “Devono dirci perché non vogliono riceverci” – spiega un manifestante – “Noi chiediamo di essere ascoltati e che ci vengano riconosciute le nostre competenze, cosi da essere utilizzati nella raccolta differenziata porta a porta”. E’ infatti singolare la vicenda dei disoccupati del progetto BROS: due anni fa in 3500 sono stati inseriti in un progetto di formazione deciso con un’intesa tra gli enti locali, prefettura e governo, proprio per la raccolta differenziata, ma anche per lo smaltimento di rifiuti speciali e altre mansioni del genere. Una volta concluso il programma formativo, per il quale sono stati spesi oltre 20 milioni di euro, nessuna istituzione si è fatta più sentire.
Già la settimana scorsa si è verificata l’occupazione della sede del consiglio comunale in via Verdi:
oltre un centinaio di disoccupati organizzati hanno malmenato le due guardie e hanno fatto irruzione nella sede (secondo quanto riferito dalla polizia alla agenzia Ansa). Una cinquantina di persone sono entrate ed hanno occupato la sala del consiglio: qualche ora dopo, anche con l’intervento della polizia, è stato deciso lo sgombero. Sempre secondo quanto riferiscono fonti dei vigili urbani, due agenti sono stati aggrediti all’uscita dei manifestanti dal palazzo. I Bros invece sostengono di di essere stati caricati dalla polizia durante un inseguimento fino a via Marina: per la Questura si è trattato di una manovra di alleggerimento. L’episodio si è concluso con 48 denunce e due arresti.
Durissime le parole di de Magistris che ha condannato fermamente l’occupazione: “Sono disponibile ad ascoltare tutti i cittadini nel pieno rispetto della loro dignità, ma questa amministrazione — ha spiegato — che ha nella legalità il suo tratto distintivo, non può accettare e tollerare gli atti di violenza e le logiche ricattatorie”.
Ha inoltre precisato: “Per franchezza e lealtà, come sindaco ho l’obbligo di precisare che quando partirà a regime la raccolta differenziata e qualora ci dovesse essere bisogno di un incremento occupazionale, il Comune si farà promotore di un bando pubblico aperto a tutti i cittadini con i requisiti professionali adatti, affinché possano essere selezionati, con trasparenza e rigore, nuovi lavoratori da impiegare nel settore”.
I consiglieri Arnaldo Maurino e Pietro Rinaldi, della lista civica Napoli è tua, si sono dichiarati perplessi per l’accaduto e hanno subito dichiarato la necessità dell’apertura di un tavolo di intesa programmatica tra Comune, Provincia e Regione (tra i Bros ci sono anche cittadini della provincia napoletana) per risolvere l’annosa questione.
Mario De Angelis