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Castellammare: atti negati all’opposizione, denuncia al Prefetto

Si rivolgono ancora una volta al Prefetto di Napoli Andrea Di Martino i rappresentanti del centrosinistra stabiese. Questa volta denunciano di non avere potuto leggere le delibere che saranno discusse nelle sedute consiliari del 21 e 22 luglio. Tra queste vi è la relazione del sindaco che deve dar conto del suo primo anno di mandato, e che non è stata ancora depositata agli atti del consiglio, rendendo quindi difficile da parte di tutti i consiglieri, di maggioranza come di minoranza, di poter svolgere le proprie considerazioni in tempi utili. “Abbiamo chiesto spiegazioni al segretario generale del Comune, dottor Zeuli, il quale – denunciano i capigruppo consiliari di PD, Antonio Pannullo, Sinistra Ecologia Libertà, Maria Rita Ciliberto, e Italia dei Valori, Maurizio Apuzzo – ha risposto che, trattandosi di sedute su richiesta dei consiglieri comunali, e quindi non della giunta Bobbio, era compito degli stessi consiglieri, cioè nostro, promuovere presso gli uffici la predisposizione della collazione dei provvedimenti da presentare in aula. Secondo il segretario generale, i provvedimenti sarebbero stati messi a disposizione dei consiglieri il giorno stesso delle sedute convocate. Si tratta di una gravissima violazione, per cui chiediamo l’urgente intervento del prefetto di Napoli”.

La denuncia per violazione del Regolamento del consiglio comunale di Castellammare di Stabia è stata inviata dai capigruppo consiliari di PD, SEL e IdV anche al sindaco Luigi Bobbio e al presidente del consiglio comunale, Gaetano Cimmino. “Si impedisce all’opposizione di esercitare pienamente e consapevolmente il proprio mandato. Per l’ennesima volta denunciamo l’atteggiamento ostativo e antidemocratico del sindaco Bobbio nei confronti dell’opposizione”.

Il regolamento comunale che è stato palesemente violato prevede che gli atti da discutere in consiglio devono essere depositati in Segreteria il giorno dopo la convocazione della seduta. Ad oggi questi atti non ci sono. Inoltre, si è violato il regolamento, e quindi i diritti dei consiglieri di opposizione di quelli che propongono delibere, perché non essendo state istruite le delibere, mancano dei pareri obbligatori da parte dei dirigenti. “Chiediamo al sindaco Bobbio di richiamare il segretario comunale a verificare la completezza degli atti e il rispetto del procedure, a meno che il sindaco non sia dello stesso parare del «suo» segretario comunale e quindi avalli questa palese violazione regolamentare, che impedisce ai consiglieri di svolgere i poteri conferiti loro dalla legge di indirizzo e controllo sull’attività amministrativa. Siamo certi – aggiungono Pannullo, Ciliberto e Apuzzo – che il prefetto di Napoli si attiverà per ristabilire la regolarità procedurale in questa barca sempre più sgangherate che è l’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia”.

All’ordine del giorno della seduta del 21 luglio 2011 vi è la “Relazione annuale del Sindaco sull’attuazione del programma”. Due sono le delibere, proposte dalla minoranza, da discutere il 22 luglio 2011. La prima riguarda “Esito del Referendum sull’acqua pubblica” con i provvedimenti che vano presi per rispettare il voto popolare che hanno chiesto chiaramente che il Comune di Castellammare esca dalla Gori SpA; la seconda delibera è invece sulla revoca degli aumenti Tarsu e si intitola “Revoca per illegittimità della deliberazione di Consiglio comunale di approvazione del Bilancio del 29/30 Giugno 2011 di previsione per l’anno 2011 nonché delle deliberazioni di Giunta Comunale n. 71 del15 maggio di approvazione delle tariffe della TARSU per l’anno 2011 nonché della deliberazione di Giunta comunale n. 100 del17 giugno 2011 di rettifica delle delibere di Giunta comunale n. 71 del 15 maggio 2011”.

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