Un parcheggio attrezzato con area di servizi in piazza Schettini. E’ questa l’idea attorno alla quale sta lavorando la governance di palazzo De Fusco che con delibera del 14 luglio scorso, ha dato mandato al dirigente dell’ufficio tecnico – VI Settore di predisporre un progetto preliminare per la realizzazione di “un parcheggio con area a servizi annessi” proprio nello spazio che sorge nel cuore della città. Insomma, dopo essere stata unita con l’ex Fonte salutare e completamente stravolta (nell’aspetto e nella destinazione) dal progetto di “riqualificazione” realizzato tra il 2007 e il 2009 (la cui pessima riuscita è ancora sotto gli occhi di tutti), piazza Schettini nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrebbe – almeno in parte – tornare ad essere quello che era prima per Pompei: ovvero un serbatoio di posti auto, di fondamentale importanza vista la cronica carenza di parcheggi. All’ufficio tecnico spetterà ora il compito di elaborare un progetto che valorizzi i pochi posti auto rimasti (poco più di 50 contro gli originari 500, precedenti alla “riqualificazione”) attrezzandoli in più con dei servizi. D’altra parte, quella di valorizzare quel che è rimasto del parcheggio di piazza Schettini è una idea che già da alcuni mesi circola nelle stanze dei bottoni di palazzo De Fusco. Già ad aprile, infatti, l’assessore ai lavori pubblici, l’architetto Vincenzo Manocchio, aveva lanciato alcune proposte per rilanciare il “parco” pubblico di piazza Schettini ed ex Fonte salutare. Tra queste c’era anche quella di realizzare proprio un parcheggio, addirittura sottostante il piano stradale, che restituisse vitali posti auto alla città. “La realizzazione di un parcheggio sottostante la piazza – aveva annunciato Manocchio – sarebbe uno spazio di sosta vitale per i residenti e soprattutto per migliaia di turisti. Un’opera con consentirebbe di pedonalizzare il centro storico adeguandoci agli standard di altre città d’arte”. Ora che l’incarico di realizzare un progetto preliminare è stato affidato all’ufficio tecnico comunale bisognerà vedere se effettivamente questa idea potrà trovare una sua effettiva praticabilità, restituendo così una concreta utilità pubblica a piazza Schettini. In effetti quello che doveva essere, come parco pubblico, il fiore all’occhiello della Pompei moderna ha finora prodotto all’amministrazione comunale solo comprensibili critiche e grane giudiziarie. Persino il collaudo, effettuato nell’aprile del 2010, aveva rilevato “danni materiali causati dalla carenza dei materiali impiegati e alla maldestra esecuzione dei lavori”. Piazza Schettini e l’ex Fonte salutare, secondo le intenzioni di un progetto costato quasi 1 milione di euro, dovevano integrarsi con piazza Bartolo Longo per diventare un “secondo polo” di attrazione del centro cittadino. Ma altro che “parco”. Attualmente, come aveva già rilevato lo stesso Manocchio poco tempo fa, la piazza si presenta “come uno spazio indifferenziato, con le aiuole brulle e la vasca che perde acqua” e che oggi è pure invasa da larve di insetti e da odori indescrivibili.
Marco Pirollo