Si prospetta una svolta significativa anche in Campania; si parla complessivamente di 5523 assunzioni ripartite tra 2595 docenti e 2930 ATA, anche se sui numeri ci potrebbero essere ancora delle variazioni.
Il piano, secondo il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “risponde ad una nuova “filosofia”: prevede infatti esclusivamente assunzioni basate sul reale fabbisogno del sistema d’istruzione. Il Piano triennale di immissioni in ruolo è un ulteriore risultato della razionalizzazione attuata in questi anni ma allo stesso tempo, è una risposta concreta al problema del precariato e delle graduatorie, e garantisce la stabilità del servizio scolastico ed educativo e le aspettative di quegli insegnanti abilitati iscritti nelle graduatorie ad esaurimento che prestano continuativamente da anni la propria attività tramite incarichi annuali.”
Sul fronte dei docenti la Campania ha più posti vacanti – ma anche più precari – rispetto a molte altre regioni del sud Italia come la Sicilia (125), Calabria (878), la Basilicata (89). Al nord il numero di posti disponibili, soprattutto per gli aspiranti docenti, è ancora maggiore: in cima alla classifica per i docenti c’è la Lombardia (5970), seguita dal Lazio (3591), Toscana (3207) e Emilia Romagna (3079).
Un primo risultato tutto positivo per i precari della scuola italiana: Il segretario generale della CGIL Scuola. Mimmo Pantaleo, pur ritenendo questo intervento ancora insufficiente per la risoluzione del problema del precariato, ha definito l’accordo “un primo importante risultato che consentirà la stabilizzazione di una parte dei precari”.
Maria Ilaria Incitti