“Ottimizzare le risorse comunali al solo scopo di migliorare la qualità d’esistenza dei cittadini”: questo il parere dei residenti ad Ercolano in merito alla necessità da parte del governo locale di entrare pienamente in sintonia con le priorità di una comunità particolarmente ostica da gestire data la eterogeneità della stessa. “ Ci chiediamo come mai- hanno precisato gli ercolanesi -in Corso Resina rallentamenti continui ai lavori di riqualificazione e vistose incomprensioni logistiche tra gli addetti ai lavori e i responsabili comunali non siano affrontate e risolte perentoriamente nelle sedi appropriate stabilendo responsabilità oggettive e specifiche competenze monitorative. Per non parlare del piano traffico di fatto inesistente in città : ci siamo battuti in passato perché si rispettasse il codice della strada indispensabile per regolare la viabilità e la sosta dei veicoli nel perimetro cittadino, con particolare riferimento alla zona archeologica, al centro storico e allo spazio laterale del MAV(museo archeologico virtuale). Di fatto siamo regrediti : basta infatti affacciarsi nei corridoi laterali del noto museo virtuale per notare auto e furgoni in sosta selvaggia. Ci chiediamo come mai il comandante della polizia locale Francesco Zenti non sia intervenuto tempestivamente per porre fine ad una palese violazione del codice stradale. Ci sfugge il processo logico in seguito al quale si adotti sistematicamente una politica attendista su questioni di rilevanza vitale per Ercolano quando i residenti ormai esasperati da endemici disservizi si allontanano sempre più vistosamente dall’Assise Locale e dal lavoro della Giunta. Il particolare momento di recessione in atto nel Paese ci impone il massimo rigore nella gestione di fondi e risorse dal cui corretto utilizzo dipenderà il futuro della comunità vesuviana e dei tanti giovani determinati a vivere positivamente la propria realtà d’origine”. Chiaro il monito della gente per bene di Ercolano che non intende però polemizzare con alcun amministratore o pubblico referente : “ Ogni onesto amministratore ha il dovere di analizzare la quotidianità del contesto urbano che pubblicamente rappresenta non perdendosi in polemiche sterili o attacchi personali ma anteponendo a qualsivoglia interesse utilitaristico il bene del proprio territorio. Siamo certo che ancora una volta dal Palazzo di Città non si resterà esclusivamente a rimirare un simile scenario ma si apporteranno le dovute correzioni ad un processo di riqualificazione territoriale che deve innanzitutto tener conto delle esigenze legittime degli onesti contribuenti che lo animano”.
Alfonso Maria Liguori