Regione, patto Caldoro-Berlusconi su sanità e fondi europei

Un patto tra Regione e governo sulle priorità della Campania È il risultato del vertice tra il governatore Stefano Caldoro e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a cui ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Caldoro ha ottenuto dall’esecutivo nazionale l’impegno a sbloccare i fondi della sanità: si tratta complessivamente di 3,3 miliardi (2,4 miliardi di contributi statali, 400 milioni derivanti da Irap e Irpef del 2010 e altri 500 milioni di fondi Fas). Risorse che, a fronte della crisi di liquidità di palazzo Santa Lucia, risultano indispensabili per il funzionamento del comparto, fortemente indebitato (circa 10 miliardi tra deficit pregresso e attuale). La Campania, tra l’altro, rischia la perdita di un miliardo di fondi europei a causa del disimpegno automatico. La giunta Caldoro non può infatti impegnare queste risorse a causa dello sforamento del patto di stabilità ereditato dal precedente esecutivo. Pertanto, si sta studiando un meccanismo che consenta alla Campania di utilizzare questi soldi nonostante la situazione di criticità dei conti. Sui rifiuti Caldoro, Berlusconi e Letta hanno riaffermato la necessità di completare il ciclo attraverso la creazione di impianti finali come i termovalorizzatori: un chiaro messaggio rivolto al sindaco Luigi De Magistris, notoriamente contrario.  Il governatore ha portato all’attenzione del presidente del Consiglio anche le questioni del federalismo e del piano Sud. «La Campania ed il Mezzogiorno rappresentano una straordinaria risorsa per l’intero Paese – ha spiegato Caldoro – Se riparte l’economia di questa parte dell’Italia, che ha enormi margini di crescita, ne beneficiano tutti. Il presidente del Consiglio sa bene che noi abbiamo voglia di rappresentare un altro Sud. Non chiediamo misure assistenziali, che sono quelle che hanno danneggiato il Mezzogiorno, ma di essere messi nelle condizioni di operare. Abbiamo avviato una fase di risanamento ed abbiamo le carte in regole per puntare allo sviluppo ed alla crescita. Servono le condizioni necessarie perché la buona politica possa produrre i risultati auspicati». Quanto al federalismo, l’ex ministro socialista ha sottolineato «la necessità di introdurre parametri di virtuosità legati al miglioramento a breve e non solo alle situazioni di partenza». Nella stessa giornata, Berlusconi ha avuto un colloquio anche con il capo dell’opposizione nel consiglio comunale di Napoli Gianni Lettieri. Al centro del faccia a faccia la difficile situazione della città a causa dell’emergenza rifiuti. L’imprenditore ha messo al corrente il premier «delle numerose e gravi questioni che pesano sui cittadini e che ancora non trovano soluzione. È stato un incontro lungo e cordiale – ha affermato Lettieri – in cui abbiamo discusso in maniera dettagliata della difficile situazione economica, ambientale e sociale in cui versa la città di Napoli e degli interventi da mettere in campo».

Antonio Averaimo

 

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