In questi giorni la polizia municipale di Scafati sta effettuando delle serie indagini presso lo storico opificio scafatese “Papiro sud”. In particolare presso la prestigiosa struttura di via Madonnelle sono state bloccate alcune attività per ordine dell’ufficio ambiente del comune. Il procedimento esecutivo ha avuto un suo normale iter che è partito il 7 luglio scorso allorché gli agenti della polizia municipale di Scafati,sotto gli ordini del comandante Alfredo D’Ambruoso, dopo frequenti segnalazioni, hanno effettuato un’intensa attività di controllo di tutta la struttura e quindi di tutti i macchinari presenti nell’edificio. Al termine di questi primi controlli non era stata presa nessuna decisione anche se già ci si era accorti che la situazione era poco chiara. Ed infatti giovedì, a distanza di pochi giorni, c’è stato un nuovo sopralluogo portato a termine ancora una volta dalla polizia municipale che ha palesato la grave situazione della struttura e del territorio circostante. Queste sono le parole di Pasquale Aliberti sindaco di Scafati: “In seguito alla massiccia e scrupolosa attività della polizia municipale di Scafati si è scoperta una cattiva gestione delle attività esercitate all’interno dell’opificio. Perciò abbiamo emanato la sospensione di alcune delle attività dell’opificio. Tuttavia si tratta di una sospensione temporanea in quanto i responsabili avranno un termine di tempo di circa dieci giorni per ottemperare alle normative vigenti”. La questione oltre ad essere molto delicata è anche complessa. Questo perché all’interno vi operano due aziende: la Sole Managment srl di Sicignano Antonella che opera nel trattamento e nel recupero dei rifiuti e le Industrie Imballaggi srl di Antonio Buonante che opera invece nella produzione di carta per onde e imballaggi. Le indagini effettuate dalla polizia municipale hanno rilevato un’attività completamente contrastante con quanto previsto nello statuto delle due società e con le normative vigenti. In particolare nella struttura si svolgevano attività di imballaggio sia della carta da macero che delle balle contenenti plastica da riciclare con operazioni di movimentazione. Tutto questo portava a delle esalazione maleodoranti neri territori circostanti. C’è da dire tuttavia che questi effetti in passato erano stati oggetto di segnalazioni più volte soprattutto da parte del comitato “Madonnelle”. Alla luce delle ispezioni dei giorni precedenti hanno rilevato che il problema, oltre che dall’esercizio di queste attività era dovuto anche alla rottura dell’impianto di abbattimento del cattivo odore. Perciò alla fine è arrivata la sospensione delle attività di movimentazione delle balle di carta da macero e di quelle di plastica fino al ripristino del corretto funzionamento dell’impianto. La sospensione è arrivata sia per le due aziende che per il proprietario dell’opificio Corrado Scarlato che si difende dicendo che lui è proprietario solo della stuttura e non delle altre attività.
MEMOLI ANIELLO DANILO