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Aiccre, approvato il bilancio preventivo

Il Consiglio Direttivo della Federazione Regionale AICCRE Campania (Associazione dei Comuni e Regioni riunitosi  presso il Comune di Portici in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo 2011, ha ampiamente dibattuto il problema relativo alla recente manovra finanziaria proposta dal Governo e approvata sollecitamente dal Parlamento. Il pareggio del bilancio nazionale da raggiungere nel 2014, ha messo in campo maggiori entrate e tagli sulla spesa pubblica per 48 miliardi di Euro. Tale somma ha una notevole incidenza di carattere negativo in primo luogo sui bilanci familiari; mentre i costi della politica restano elevati. L’aumento del debito pubblico con i costi conseguenti e la mancata crescita del Prodotto Interno Lordo – ferma da diversi anni al di sotto della media dei paesi dell’Unione Europea – rappresenta una dimensione abbastanza pesante per il futuro del paese dal quale occorre uscire. A livello locale, specie per quanto riguarda i comuni, una simile operazione comporta notevoli condizionamenti sui vari servizi oltre al blocco di opere pubbliche riferite in particolare ai comuni virtuosi che dispongono di risorse finanziarie vincolate. In Campania gli effetti negativi di attività condizionate e la persistenza della disoccupazione fanno sentire il loro peso con forti tensioni sociali. Una prima proiezione sui capoluoghi di provincia: Caserta, Napoli, Avellino, Salerno, Benevento, risultano nell’ordine esposti ad un indice di pressione in termini di quote “pro-capite” a carico dei cittadini dai 217,80 Euro di Caserta ai 59,00 Euro di Benevento. Altro problema sul quale si è manifestato notevole interesse e che vede la Regione Campania fortemente coinvolta è costituito – allo stato – dal mancato impiego dei fondi comunitari a causa dello sforamento del “patto di stabilità” ereditato dalla passata Consiliatura. Cioè l’entità del cofinanziamento costituito per il 50% dall’Unione Europea, nonché dal 15% di competenza regionale e 35% di quota nazionale, trova serie difficoltà di applicazione a causa dello sforamento del richiamato “patto di stabilità”. Ne consegue che più elevata è la quota di risorse europee da cofinanziare, maggiore è il rischio di produrre nuovi sforamenti. Le conclusioni a cui è pervenuta l’assemblea del “Tavolo del Partenariato” istituito presso la Regione Campania (mondo produttivo, strutture sociali e autonomie locali) considerata l’esigenza della Campania di recuperare il forte ritardo nello sviluppo delle attività produttive, è quello di stralciare dal calcolo del patto di stabilità la quota di finanziamento nazionale ai progetti finalizzati a migliorare la competitività e l’attrattività territoriale in termini di programmi di sviluppo. Si tratta di operare una modifica alla legge 13/10/2010, n. 220. nel prendere atto di tale situazione, il Direttivo Regionale ha espresso la necessità di svolgere un’azione di pressione nelle sedi competenti per uscire da una condizione di staticità. Come pure nel rilanciare – dopo la pausa estiva – un programma di lavoro con un forte impatto sui territori della Campania, allo scopo di allargare il sostegno alle politiche giovanili e continuare a dare ai gemellaggi tra comuni nostrani ed europei. Si tratta di realizzare un’iniziativa forte, valida a costruire la vera essenza della cittadinanza europea tra le comunità locali.

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