Per il Fisco stabilimenti balneari, in realtà, locali notturni alla moda. I funzionari dell’Agenzia delle Entrate e della Siae di Napoli, durante l’operazione congiunta “Notte in discoteca”, nelle serate di venerdì 15 e 22 luglio, hanno effettuato controlli sul litorale partenopeo e, in particolare, in tre locali molto in della movida estiva napoletana, spesso location di grandi eventi di richiamo giovanile.
Un tuffo…in discoteca – Dai controlli è emerso che l’attività dichiarata come prevalente risultava essere quella di stabilimento balneare, senza che nessuna struttura per tale attività fosse presente. Obiettivo, evitare la presentazione degli studi di settore e omettere di dichiarare i redditi per l’attività di discoteca.
I funzionari hanno appurato che tutta la spiaggia del litorale era posta sotto sequestro e, quindi, interdetta alla balneazione.
In particolare, una società che esponeva in dichiarazione una perdita consistente per l’attività balneare – per la quale non veniva rinvenuta alcuna attrezzatura inerente – non dichiarava l’attività di discoteca che era, quindi, del tutto sconosciuta al Fisco. Dall’incrocio con i dati in possesso della Siae, si è constatato che i titolari avevano organizzato eventi anche nelle serate precedenti, senza dichiarare nulla. Inoltre, nelle salette dedicate ai privati sono state verificate ordinazioni senza emissione di regolare scontrino fiscale per importi dai 300 ai 500 euro.
Presso il secondo locale si è constatata l’incongruenza dei dati forniti negli studi di settore, tra cui la mancata indicazione di due piscine. Il reddito dichiarato era riferito infatti al 100% all’attività di bar, mentre risultavano totalmente occultate l’attività di discoteca e quella prevalente di stabilimento balneare.
Nel terzo controllo, infine, oltre alla verbalizzazione della presenza di un lavoratore in nero, è emersa l’esistenza di due contratti non registrati, stipulati per la gestione di attività di somministrazioni di bevande e di sorveglianza.
Significativi i risultati dell’operazione: i nuclei ispettivi congiunti hanno rilevato irregolarità nella tenuta delle scritture contabili, numerose violazioni all’obbligo di emissione di scontrini e ricevute fiscali, incassi di gran lunga superiori a quelli registrati nelle serate precedenti. L’operazione ha permesso anche di acquisire elementi utili per gli studi di settore e, quindi, per la verifica della congruità dei ricavi dichiarati.