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De Magistris a Roma, Berlusconi: saranno sbloccati i fondi Fas per la sopravvivenza di Napoli

Giorni decisivi per la grave crisi rifiuti che da vent’anni opprime i cittadini di Napoli e dell’hinterland per la mancanza di discariche e termodistruttori. Summit dei presidenti di Regione, Provincia e Comune con il premier Berlusconi, il ministro per l’ambiente Prestigiacomo e il ministro per gli affari regionali Fitto.

Dopo aver ricevuto Caldoro venerdì scorso; martedì è stata la volta di De Magistris ad essere ricevuto a Palazzo Chigi e subito dopo ha dichiarato: “Abbiamo detto al presidente del consiglio che vogliamo instaurare un rapporto costante e diretto con il governo perché noi siamo un’amministrazione di alto profilo istituzionale che dialoga con tutti al di la delle appartenenze politiche. Non abbiamo chiesto soldi in più per Napoli o finanziamenti aggiuntivi abbiamo chiesto solo che siano sbloccati i fondi Fas già assegnati dalla Regione a Napoli ma bloccati per il patto di stabilità”. L’incontro è stato proficuo e positivo e il premier si è impegnato a dare risposte entro breve tempo, ha concluso de Magistris. Intanto alla camera è stato approvato una mozione che impegna il governo con la massima urgenza ad ogni iniziativa normativa che consenta il trasporto e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani dalla Campania a tutte le regioni italiane. Nella serata altro vertice De Magistris il suo vice Sodano e il presidente della Provincia Cesaro con il ministro per l’ambiente Prestigiacomo e il ministro per gli affari regionali Fitto. Intento comune arrivare ad una soluzione del problema.

Intanto si scopre che dei 2500 lavoratori assunti dall’Asia come netturbini, solo 1800 sono idonei a questo tipo di lavoro, gli altri settecento sono inabili a ramazzare le strade cittadine per motivi di salute, ultrasessantenni o distaccati negli uffici amministrativi. Come se non bastasse altissimo, tra questi, è il tasso di assenteismo. Nello scorso anno per questo motivo sono stati licenziati in cinque altri due nell’ultimo mese. Motivo dell’allontanamento: uno aveva sommato ottanta giorni di assenze in un anno; l’altro per truffa avendo denunciato incidenti fasulli con l’automezzo dell’azienda per favorire amici e conoscenti. Sulla disaffezione di questa categoria al lavoro è intervenuta anche il Gip della Procura di Napoli Isabella Iaselli che nei giorni scorsi ha ordinato l’arresto dei due manager di Enerambiente Corrado Cigliano e Giovanni Faggiano per tangenti e assunzioni di favore.

Del bando di concorso per la costruzione del termovalorizzatore a Napoli Est, contrastato da De Magistris, scaduto il 15 luglio, non si hanno notizie. L’impianto, il secondo dopo quello di Acerra dovrebbe essere realizzato in 36 mesi a totale carico dell’impresa costruttrice e dato in gestione per 24 anni. La struttura del costo di 350 milioni dovrà smaltire 450 mila tonnellate l’anno, su tre linee e completo di un sistema avanzato per il trattamento delle scorie.

La progettazione del termovalorizzatore – è specificato nel bando – dev’essere conforme alle discipline adottate dalla Commissione Europea, al fine di garantire la misurabile e certificata assenza di elementi di pericolosità per la salute umana e la tutela dell’ambiente. Per quanto attiene le emissioni in atmosfera sono state previste tutte le migliori tecnologie disponibili dall’esperienza internazionale al fine di imporre l’impianto di Napoli Est come uno degli impianti più avanzati, sicuri, controllati ed efficienti nel panorama mondiale.

Nei giorni scorsi il presidente della Regione ha emesso una nuova ordinanza sui trasferimenti fuori Provincia; il sindaco punta al cento per cento della differenziata; intanto a terra giacciono ancora oltre mille tonnellate di rifiuti; a fine agosto ne dovrebbero partire cinquantamila tonnellate per la Germania.

La differenziata in quest’ultimo periodo è scesa di sotto del 18 per cento, meno dell’era Iervolino. E’ stata prorogata l’ordinanza che obbliga i locali pubblici a non usare bicchieri e piatti di plastica ma non è prevista sanzione per ristoranti, stabilimenti balneari, supermercati, negozi di abbigliamento che a ogni ora del giorno abbandonano, plastica, vetro, grossi cartoni in ogni dove, alimentando cumuli e falò.

Mario Carillo

 

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