Giunto alla seconda edizione, il Jazz and Wine si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio gragnanese. La formula prescelta dal direttore artistico, il Maestro Giuseppe D’Antuono in collaborazione con il Centro Studi Mousikè e l’Associazione Gragnano Giovane, è quella di fondere insieme allo spettacolo musicale la degustazione del rinomato vino di Gragnano.
Concentrando il tutto nel fine settimana, 29 e 30 luglio , valorizzando uno dei luoghi più suggestivi del paese , la Valle dei Mulini , e coinvolgendo, grazie ad una accorta programmazione di qualità, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz.
Aprirà la serata la BANDE RUMOROSE QUARTET, che alle ore 21.30 darà inizio a questo suggestivo appuntamento. Banderumorose nasce più di dieci anni or sono da un’ idea di Enrico Del Gaudio. Non può essere considerato un gruppo in senso tradizionale ma, nelle intenzioni del fondatore, piuttosto un ensemble che potesse riunire musicisti di esperienze e derivazioni più diverse con un’affinità musicale e libertà di espressione totali. Nel 2007 si affianca al fondatore Lello Petrarca, insieme costituiscono ormai il consolidato nucleo del gruppo che si dirama, poi, in molteplici progetti musicali. Nel corso degli anni, quindi, molte decine di musicisti hanno fatto parte e continuano a far parte di Banderumorose e moltissimi sono le collaborazioni con grandi musicisti di calibro internazionale
Il 30 luglio concluderà invece il grande artista GEGÈ TELESFORO che si esibirà con la sua band. Telesforo, nato a Foggia nel 1961, rappresenta una figura professionale dai mille contorni, e dalle altrettante sfumature. Ma il minimo comune denominatore delle sue molteplici attività è la musica, anzi, la buona musica, cui il nostro dedica, da 30 anni, ogni sforzo. Nato, artisticamente, con Renzo Arbore, che ne ha scoperto le incredibili doti vocali, Telesforo ha saputo, nel corso degli anni, individuare un proprio progetto di ricerca, che ha il suo nodo centrale nello scat, ovvero I’improvvisazione vocale. Rispolverando un’arte quasi dimenticata all’estero, e da noi mai esistita, il vocalist foggiano ha saputo, dapprima, raccogliere attorno a se il meglio della scena jazz-fusion romana.
La Valle dei Mulini sarà raggiungibile attraverso navette gratuite.
Francesca Di Martino