A Torre Annunziata rientrano le opere d’arte patrimonio storico. La prima sarà la tela di Riccardo Quartaro

La città di Torre Annunziata sta vivendo negli ultimi decenni uno dei periodi più drammatici della sua esistenza. Crisi industriale ed economica inquinamento ambientale, decadimento sociale, delinquenza, indifferenza e superficialità, stanno soffocando ogni anelito di speranza e di riscatto.

Eppure il glorioso passato di una delle più belle ed industriose città dell’intero Golfo di Napoli può e deve essere l’unica strada da percorrere per un rinnovato senso di appartenenza ed incoraggiamento alle future generazioni per la ricerca di un futuro possibile e dignitoso per la nostra gente. Il nostro avvenire è scritto nel nostro passato!

Questa Amministrazione se pur tra mille difficoltà sta cambiando e disegnando un volto nuovo, una nuova mentalità a questa comunità, in cui tante e tante sono ancora le persone oneste, per bene e volenterose.

La lotta alla criminalith, al malcostume, al recupero sociale e morale, in collaborazione con Parrocchie ed istituzioni sociali sul territorio sono i fiori all’occhiello di questo Sindaco e dei suoi collaboratori.

Tanto deve essere ancora fatto ma senza il coinvolgimento di tutti i cittadini ogni opera risulterà vana. La risorsa del mare, il porto, la spiaggia del sole, i nostri scavi archeologici, il Complesso Monumentale della Real fabbrica d’Armi, i vari monumenti e le storiche Chiese, devono essere il vero ed unico rilancio della nostra comunità, capaci tutte insieme di creare un indotto economico (Sistema Museale naturale) che porti occupazione lavorativa, benessere e dignità.

Nell’ottica di questa pro-azione di sviluppo e vocazione naturale e’ indirizzato il nostro intento a far ritornare a casa tutte le opere d’arte, pezzi indissolubili della nostra storia, riferimento dei nostri padri, che rappresenterebbero i novelli punti di aggregazione ed appartenenza alla grande tradizione storica della nostra comunità.

La tela del Quartararo, rientra tra quelle opere che prestate ad Istituzioni dello Stato, per brevi periodi di tempo, non sono più ritornate alla legittima allocazione, privando per l’ennesima volta la nostra Città non solo di un’opera di altissimo valore artistico, ma principalmente di un punto di riferimento e di aggregazione, necessario in questo particolare momento storico a risvegliare l’orgoglio di appartenenza alla nostra gloriosa comunità.

Pertanto, nel mentre annunciamo di mettere in atto tutte le procedure ufficiali per il rientro di questa e di altre opere d’arte, ci rivolgiamo a tutti Voi della Stampa, affinché tramite gli organi di informazione i cittadini si sentano coinvolti, protagonisti e custodi della loro storia culturale.

La cultura è un patrimonio di tutti e non di pochi studiosi ed è principalmente partecipazione, solo così è in grado di creare indotti economici, per un riscatto vero e duraturo della nostra Città!

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