Ercolano, prosegue l’impegno dei carabinieri

Fa sentire tutto il suo peso operativo l’intervento dei nibbi ad Ercolano:  carabinieri in borghese a bordo di moto civetta i nibbi equivalgono ai notissimi falchi in forza alla Squadra Mobile della Polizia di Stato ed hanno il compito di prevenire e stroncare sul nascere reati contro la persona e il patrimonio messi in essere quasi sempre da personaggi appartenenti al sotto bosco del malaffare. Decine le persone identificate, le contravvenzioni elevate e i fermi effettuati dagli uomini della Benemerita soprattutto in prossimità del sito archeologico : l’operazione risponde concretamente all’appello lanciato tempo addietro dai residenti in merito al potenziamento dei sistemi di sicurezza in paese e all’aumento delle unità di polizia sul territorio. “ Siamo fieri di costatare – hanno precisato i cittadini – come le istituzioni centrali abbiano tempestivamente risposto ad una richiesta di aiuto lanciata da chi non chiede altro che di vivere in sicurezza la propria città.  Nati e cresciuti ad Ercolano  abbiamo nostro malgrado dovuto subire innumerevoli soprusi da parte di un sistema mafioso particolarmente spietato nell’area vesuviana. Basti osservare il numero di morti ammazzati nell’ultimo decennio per comprendere la portata di un ‘emergenza che ha spesso prodotto un numero di vittime da bollettino di guerra. Oggi finalmente le cose sembrano cambiare: grazie all’opera incessante dell’associazione antiracket e al controllo scrupoloso del perimetro urbano da parte delle forze dell’ordine noi cittadini torniamo a credere in questa terra vulcanica e nella possibilità di operare commercialmente  all’interno della stessa”. Ancora un successo operativo dei carabinieri, ancora un segnale inequivocabile di presenza concretamente lanciato ad  una malavita locale indebolita da arresti eccellenti e pentimenti . Proprio dalle gole profonde dei clan rivali Birra Iacomino e Ascione Papale starebbero scaturendo le ricostruzioni degli accordi malavitosi  che per anni hanno macchiato il paese di sangue  costringendo imprenditori e commercianti a trasferire altrove le proprie attività. Il dato di per se significativo è ulteriormente sottolineato dalle difficoltà logistiche in cui versa la tenenza dei carabinieri ad Ercolano, relegata in fondo ad un parco nella centralissima via Venuti. Il plauso della comunità vesuviana è rivolto alla professionalità, all’umanità e alla tenacia con la quale i carabinieri hanno saputo tener testa ad un  malaffare particolarmente abile nell’irretire giovanissimi inesperti e abbaglianti dal miraggio di guadagnare tanto senza fatica, di essere rispettati e temuti dai coetanei perché appartenenti a questo o quel clan.

Alfonso Maria Liguori

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