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Yacht esploso a Castellammare: rinvenuto un corpo carbonizzato

Questa mattina dall’alba sono riprese le ricerche dell’uomo disperso in mare, a largo di Vico Equense, in seguito all’esplosione ed incendio che, ieri poco dopo le 13:00, avevano coinvolto l’imbarcazione da diporto su cui si trovava, e che poi si era inabissata a circa 70 m.

Gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, comandata dal Capitano di Fregata Giuseppe MENNA, coordinati per le operazioni di ricerca dal Comandante in IIa, Capitano di Fregata Francesco STAIANO, sono stati impegnati su quattro mezzi navali per le ricerche di superficie, con una motovedetta e 3 gommoni, mentre per le ricerche sott’acqua sono stati impegnati i militari del nucleo sommozzatori della GUARDIA COSTIERA di Napoli, con in dotazione il robot R.O.V. (Remotely Operating Vehicles) dotato di telecamere per le ricerche ed in grado di operare fino a 300 m di profondità.

Alle ore 10:00 il R.O.V. ha individuato un corpo ad una profondità di circa 68 m, lo ha agganciato e portato ad una profondità di 30 m in modo che i sub, del Nucleo Sommozzatori della GUARDIA COSTIERA di Napoli, potessero immergersi in sicurezza e portare a termine il recupero del corpo, avvenuto alle 10:30. Il corpo recuperato risulta carbonizzato e non è stato possibile stabilirne subito l’identità.

Il Dott. Sergio Raimondi, P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, immediatamente avvertito del ritrovamento dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia,  ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio della cittadina stabiese, ordinando di eseguire l’esame autoptico, dopo aver effettuato le procedure di riconoscimento da parte dei congiunti dell’uomo disperso ieri in mare.

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