Alla domanda sulla situazione dell’Ospedale Apicella il Sindaco risponde:”Dobbiamo denunciare alla Procura il trasferimento di alcuni settori importantissimi dell’Ospedale Apicella al Maresca. E’ un fatto politico per far sopravvivere il Maresca a danno del nostro ospedale? Ci sembra assurdo fa scomparire il pronto soccorso ed altri servizi di qualità dell’Apicella, una realtà necessaria ed indispensabile per il nostro territorio”.
Un altro argomento trattato dal Sindaco è il cimitero: “Abbiamo promesso in campagna elettorale la rivisitazione del progetto e così abbiamo fatto, apportando modifiche sostanziali a favore del cittadino: fosse uguali per tutti, tombe a 800,00 Euro oltre Iva, anticipi e inizio lavori. Le linee guida sono state il rispetto dei cittadini, l’inizio dei lavori e l’allungamento di otto anni del contratto, con un solo obiettivo e motivazione: non potevamo rischiare di avere tra vent’anni un contratto scaduto e un cimitero di nuovo a pezzi. Allungare il contratto serve proprio a questo. La ditta dovrà consegnarci, con lavori a sue spese, un cimitero riportato alla sua piena stabilità e funzionalità, con manutenzione puntuale e radicale. Questo significa difendere e tutelare i cittadini”.
E le opere pubbliche, l’urbanistica, la zona rossa e i servizi al cittadino?
“Intanto la notizia è che – grazie all’interessamento dei consiglieri Maione Giustina e Mario Gifuni – il serbatoio sull’Olivella, a monte, andrà in funzione prima del tempo stabilito; il P.U.C. è in fase avanzata e riformeremo anche i P.I.P. per adeguarli alle norme attuali, il tutto entro fine dell’anno. Per la zona rossa abbiamo voluto dare un segnale forte. Infatti abbiamo deliberato in merito il nostro dissenso e le nostre osservazioni. E’ positivo che tanti sindaci e organi sovra comunali sono d’accordo a rivedere la legge 21. Intanto – continua il Sindaco – con il prezioso apporto dell’assessore Giancarlo Graziani, noi stiamo mettendo in essere gli strumenti per sfruttare il positivo della legge 21: prevede lo sviluppo del territorio non in termini di abitazioni ma a favore delle attività produttive e del turismo? Noi lo attueremo, con lo sviluppo dei luoghi turistici – e abbiamo approvato, su proposta dell’assessore Felice Manfellotto, vari progetti concorrenti a finanziamenti europei – con l’attenzione a sviluppare nuove zone commerciali e produttive, senza abbandonare l’idea di rendere possibili gli abbattimenti di abitazioni vetuste a monte e le ricostruzioni a valle, né tralasciando l’idea di permettere costruzioni di tetti o quant’altro sia in funzione proprio del rischio Vesuvio. E’ necessario capire e far capire che Sant’Anastasia, come altri paesi dalle stesse caratteristiche, è troppo bloccata da vincoli che non ne permettono lo sviluppo. Per le opere abbiamo via Vallone, finanziata, il cui suolo per allargarla è una donazione dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, quindi la strada si farà e ci metteremo d’accordo con il Sindaco di Pollena per il suo prosieguo in quel territorio. Abbiamo riqualificato fontane, aiuole, aree abbandonate, via Marra, via Kennedy, via Umberto I°, via Roma, via Libero Grasso, che è venuta veramente bene. Poi in programma c’è via Arco; l’area ove sorgerà la nuova Chiesa di via Starza e il Vescovo ci ha ringraziato per il suolo messo a disposizione; la Casa Comunale con un finanziamento provinciale di 50.000,00 Euro; una rotonda da fare a via Arco e via Pomigliano. Con l’avanzo di amministrazione, quindi con somme comunali, grazie all’assessore Armando Di Perna, che di numeri se ne intende, daremo l’attenzione giusta alle periferie: fogne, strade, verde, illuminazione. Per i servizi invece, pensiamo di aprire uno sportello anagrafe anche ai Romani, riavere l’ufficio collocamento, sportello Inps e aumento dei servizi ASL. E rivedremo la macchina comunale. Abbiamo fatto tanto, c’è molto ancora da fare, e vogliamo lasciare un segno del paese che vogliamo: presenteremo un plastico che descriverà come vogliamo ridisegnare il paese, anche con una strada a Monte, con servizi, se necessario, di teleferica e luoghi di accoglienza nel Parco Nazionale, per far vivere il Parco anche nel nostro territorio. Ciò nonostante i problemi che ha un Sindaco”.
Intende riferirsi alla sua provocazione di dimettersi dal partito(PDL)?
“A settembre deciderò. Il ruolo del Sindaco è fondamentale per lo sviluppo del paese e dobbiamo avere, in questa situazione politica confusa e ingessata – dove purtroppo chi governa pensa, da destra a sinistra, a mantenere la sua posizione, con una rivisitazione della legge elettorale che poco cambia e finanziarie che di fatto bloccano le iniziative dei comuni – dobbiamo avere il coraggio e il senso di responsabilità di far sentire la voce dei sindaci. Un ruolo che è di grande responsabilità e di solitudine. Se è necessario dare uno scossone propositivo e positivo, allora considererò seriamente il dare le dimissioni dal partito, sapendo che la mia maggioranza è con me nella battaglia, sperando che il paese mi appoggi e perché no, che anche altri Sindaci seguano il mio cammino”.