E’ polemica ad Ercolano sulla qualità dei servizi ricettivi offerti ai turisti. In particolare modo nel periodo estivo la città si riempie di visitatori attratti dalle celeberrime rovine archeologiche e dal parco nazionale del Vesuvio. Stranamente però ad oggi la comunità vesuviana riserva a chi apporta benessere in loco un’accoglienza scarna e priva dei più elementari servizi. Da qui le lamentele dei tour operator che minacciano di snobbare Ercolano : “ Continuando di questo passo – hanno commentato gli addetti ai lavori – ci vedremo costretti ad orientare i nostri utenti verso altre località campane come Pompei o Paestum. La fatiscenza dei luoghi, l’assenza di servizi ricettivi adeguati vanificano di fatto i nostri sforzi sempre volti a garantire un servizio professionale a chi sceglie la nostra regione quale meta per le proprie vacanze. Sicuramente chiederemo un incontro con l’assise comunale e con il sindaco Strazzullo al fine di stabilire responsabilità e incomprensioni all’interno di un governo locale ultimamente apparso non al top dell’operatività. Siamo certi di poter contare sulla comprensione di chi rappresenta pubblicamente una delle perle più rappresentative del Mediterraneo:perla però che rischia seriamente di deteriorasi esposta al lassismo e al qualunquismo spicciolo degli stessi residenti”. Forti i toni di chi si trova quotidianamente a fare i conti con un contesto urbano stranamente ostile e poco incline ad accogliere turisti nella zona : troppa approssimazione, troppa prevenzione ingiustificata nei confronti delle istituzioni centrali per rilanciare qualitativamente l’imprenditoria turistica indigena. “ Basta con il fai da te – hanno concluso i rappresentanti dei tour operator- con i deliri di grandezza e con le promesse al vento. Oggi la città necessità di immediati interventi di potenziamento nel settore turistico ricettivo. Sono certo di interpretare correttamente il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che in una delle ultime visite a Napoli aveva esortato le comunità vesuviane a puntare sul turismo quale fonte di benessere economico e di occupazione stabile per migliaia di giovani. Speriamo che questo sentito invito mosso dalla più alta carica dello Stato possa concretizzare in tempi utili le speranze di quanti sono determinati a rimanere ed investire nella propria realtà d’origine”.
Alfonso Maria Liguori