Gli affreschi di Gragnano andranno in mostra a Parigi

A Gragnano gli amanti della cultura gongolano di gioia. Gli affreschi romani di Villa Carmiano andranno in mostra a Parigi da settembre 2011 a febbraio 2012. Dopo i giudizi entusiasti della speciale giuria del magazine statunitense TIME che ha giudicata la mostra InStabiano tenutasi in molte città americane  come una delle quattro migliori esposizioni mondiali, ora si replica a Parigi. Gragnano può essere orgogliosa del suo patrimonio storico ed archeologico, mortificato in questi ultimi mesi da assurde dichiarazioni del sindaco di Castellammare Bobbio, che ha negato per l’enorme patrimonio archeologico dell’antica Stabiae, oltre 8.000 pezzi, la maggior parte dei quali provenienti proprio dal territorio attuale di Gragnano, la collocazione nella Reggia di Quisisana, così come era stato stabilito in fase di programmazione sulla destinazione del complesso, come Museo Archeologico e Scuola di Restauro in collaborazione con l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Le dichiarazioni di Bobbio erano state una doccia fredda, perché mostravano la miopia politica di non comprendere come dalla Cultura può venire un rilancio morale, etico ed economico per una comunità allo sbando come quella di Castellammare e del suo circondario. E mi riferisco in particolare alla disoccupazione giovanile e non. E allora  notizie come questa della mostra parigina, ci riempiono il cuore di speranza, perchè dimostrano che sul territorio esistono risorse in grado di autoalimentare ottimismo e possibilità di riscatto. Purtroppo dobbiamo anche sottolineare che la stragrande quantità dei reperti, accatastati come paccottiglia nei locali umidi dell’ Antiquarium stabiano, chiuso provvisoriamente da ben 17 anni, corrono un grave pericolo di distruzione, pensiamo in particolare agli affreschi. E allora abbiamo il diritto a questo punto di chiedere la loro collocazione in qualche struttura sita nel territorio di Gragnano, pensiamo in particolare ai grandi monasteri in fase di restauro, per salvare i reperti, ma anche per farli conoscere ai giovani, che spesso ne ignorano persino l’esistenza. Mostreremo le immagini degli affreschi di Villa Carmiano nel prossimo numero di Quaderno Culturale, perché ci sembra giusto che quello che hanno visto in America, in Russia e in tanti altri luoghi in tutto il mondo, e quello che vedranno a Parigi, sia finalmente conosciuto anche là dove sono stati realizzati 2.000 anni fa, sperando che si possa finalmente raggiungere il sogno di avere a Gragnano un Museo Archeologico. A questo punto è un nostro diritto.

 

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