Ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari il consigliere regionale del Pdl, Alberico Gambino, arrestato il 15 luglio scorso nell’ ambito dell’ inchiesta denominata “Linea d’Ombra”‘ su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare, tangenti, estorsioni e voto di scambio all’epoca in cui Gambino era sindaco di Pagani. Il Tribunale del Riesame di Salerno, al termine di una lunga camera di consiglio, ha confermato la misura cautelare, ma ha attenuato il regime di detenzione. Assieme a Gambino hanno ottenuto i domiciliari anche il presidente della Paganese Calcio, Raffaele Trapani, il consigliere comunale del Pdl di Pagani, Giuseppe Santilli e Michele Petrosino D’Auria, dirigente del Consorzio di Bacino Salerno 1. In liberta torna Antonio Petrosino D’Auria, mentre la misura cautelare ai domiciliari è confermata anche per Francesco Marrazzo, imprenditore edile, e per l’architetto capo dell’ufficio tecnico del comune di Pagani, Giovanni De Palma. L’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno aveva individuato in Gambino l’organizzatore e il promotore in associazione a delinquere che controllava ogni attività economica nell’area di Pagani, grazie anche allo stretto legame con il clan camorristico dei Petrosino-D’Auria. Diversi gli imprenditori costretti a versare tangenti o ad assumere personale indicato da Gambino. Nell’inchiesta figura anche il controllo sulla locale squadra di calcio che serviva a convogliare sponsorizzazioni imposte sempre da Gambino e altri indagati. L’ex sindaco di Pagani, eletto nel 2010 consigliere regionale nella lista del Pdl, è attualmente sospeso. Era stato reintegrato poche settimane prima dell’arresto per effetto di una sentenza con rinvio della Corte di Cassazione che aveva sospeso la pena accessoria di una condanna all’interdizione dai pubblici uffici ricevuta qualche anno fa’.