Scafati: un atto di indirizzo per il contenzioso idrico

Il Sindaco Pasquale Aliberti, a seguito di una approfondita disamina degli atti relativi al Contenzioso idrico relativo ai ruoli 94-99 e alla luce dei dati emersi, in occasione del prossimo Consiglio Comunale, sottoporrà all’assise, un atto di indirizzo avente ad oggetto l’invio del fascicolo alla Conte dei Conti affinchè possa pronunciarsi in merito.

“Il Contenzioso idrico – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – presenta una serie di ombre e di procedure anomale, che in questi giorni, ci hanno spinto ad avviare un serio ragionamento in merito. Alla luce del danno erariale che ammonta a circa 2,5 milioni di euro prodotto da tale contenzioso e dei pareri che all’epoca furono espressi, abbiamo inteso approfondire l’argomento, al fine di recuperare le somme sottratte alle casse dell’Ente. L’allora Difensore Civico, avv. Francesco Annunziata, al quale tanti utenti, circa 5000, si rivolsero per una soluzione bonaria della vicenda, infatti, con nota protocollata n. 20658 del 23 agosto 2000 già adduceva tutta una serie di motivazioni contrarie all’instaurazione di tale contenzioso. Allo stesso modo, il Giudice di Pace, Dott.Aprea, con una sentenza sfavorevole per l’Ente, avrebbe dovuto indurre l’amministrazione a risolvere il contenzioso. Alla luce di questi pareri e delle scelte effettuate in seguito dall’Amministrazione comunale che preferì resistere, conferendo la difesa dell’Ente ad alcuni avvocati e assegnando ad ognuno di loro cause ed incarichi seriali, intendiamo capire se gli errori compiuti dalla precedente amministrazione e dai dirigenti di allora, siano la conseguenza di una evidente incapacità gestionale o il frutto di azioni volute. La nota spese delle parcelle dei legali nominati, trattandosi di cause seriali, doveva, probabilmente, essere verificata meglio, tenendo conto delle prestazioni fornite e della congruità dei compensi richiesti, non escludendo eventuali riduzioni della parcella. All’epoca del conferimento degli incarichi, distribuiti ad avvocati vicini agli ambienti di sinistra, che, in alcuni casi, ricoprivano ruoli di responsabilità nella gestione amministrativa, non si era provveduto neanche a stipulare convenzioni con gli stessi, al fine di ridurre i costi legali, per cui solo le tariffe professionali potevano fungere da criterio di determinazione del compenso degli avvocati. I costi sproporzionati richiesti da quest’ultimi, pertanto, hanno determinato la voragine economica nelle casse dell’Ente.

Rispetto a tutta questa vicenda, i nostri dirigenti stanno preparando un atto di indirizzo da sottoporre al Consiglio Comunale, affinchè si proceda ad inviare l’intero fascicolo alla Corte dei Conti. In presenza di eventuali responsabilità, chiederemo il risarcimento danni per utilizzare le somme incassate a vantaggio delle fasce più bisognose e per rimpinguare i fondi a disposizione del sociale. Ci sembra giusto riscattare in questo modo una vicenda che ha prodotto solo danni erariali e benefici a pochi noti avvocati”.

 

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