Nuovo ordinamento amministrativo in Regione Campania. E’ stato approvato dalla giunta nella riunione di martedi’ e sostituisce la legge 11 del 1991.
La nuova organizzazione degli uffici, presentata in conferenza stampa dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e dall’assessore alle Risorse umane, Pasquale Sommese, prevede la riduzione delle strutture del 50%. Snellite le strutture interne con una centralizzazione delle decisioni. Un risultato importante per il presidente Caldoro che teneva molto a questa riforma, anche se si è polemicamente astenuto il vice De Mita (Udc). La proposta di delibera spetterà agli assessori, con autorizzazione del capo dipartimento solo per verificarne la regolarità tecnica. Condivise collegialmente quindi le scelte amministrative tra presidente e assessori, superando le resistenze opposte in un primo momento da alcuni assessori intimoriti dalla possibilità di essere svuotati almeno in parte delle prerogative istituzionali. Fino ad oggi gli Uffici erano organizzati in più di 500 strutture: 21 Aree generali di coordinamento più l’Ufficio di Piano e l’Ufficio sulle Politiche comunitarie; 120 Settori; 360 Servizi. Il regolamento approvato riduce le strutture del 50 per cento, e prevede: 5 Dipartimenti (programmazione e sviluppo; salute e risorse naturali; politiche del territorio; istruzione, ricerca, lavoro, politiche culturali e sociali; risorse finanziarie, umane e strumentali); 15 Direzioni generali (programmazione economica; sviluppo e attività produttive; internazionalizzazione e rapporti con l’Ue; tutela della salute e coordinamento sistema sanitario; ambiente ed ecosistema; politica agricola, alimentare e forestale; mobilità; lavori pubblici e protezione civile; governo del territorio; università, ricerca e innovazione; formazione, lavoro, politiche sociali e giovanili, pari opportunità’; istruzione, politiche culturali e tempo libero; risorse finanziarie; risorse umane; risorse strumentali); e relative articolazioni dirigenziali.
Quattro Uffici speciali (Avvocatura, Federalismo, Nucleo valutazione e verifica investimenti pubblici, Struttura tecnica di supporto in materia sanitaria) cui sono affidati compiti di servizio per le strutture della giunta, del Consiglio, degli Enti regionali, delle Società partecipate e degli Enti locali della Campania. È poi istituito l’organismo indipendente di valutazione della giunta. E’ prevista l’istituzione di posizioni organizzative di alta professionalità non dirigenziale, che richiedono il possesso di competenze specialistiche e l’assunzione di responsabilità di prodotto e di risultato. Si tratta di figure intermedie tra i dirigenti ed i funzionari, cui verranno affidate funzioni che prima venivano svolte dalla dirigenza, e che consentiranno a questa di dedicarsi esclusivamente al nuovo modello di Azienda di programmazione, pianificazione e controllo. Il regolamento, recepisce la legge nazionale 150 del 2000 di disciplina dell’informazione e della comunicazione istituzionale nella Pubblica Amministrazione, delegando l’emanazione del provvedimento attuativo a successivo decreto presidenziale. La norma è frutto dell’intesa raggiunta tra l’Ordine dei Giornalisti della Campania e la Presidenza della giunta.