Alassio – Totò? No grazie. E scatta la gara ad ospitare il busto del Principe

Il primo cittadino di Alassio, l’ex leghista Roberto Avogadro, ha sfrattato la statua del principe Antonio De Curtis dai giardini di piazza Stalla.
La nuova giunta ha infatti deciso di dedicare i giardini al conte Luigi Morteo, figura storica della cittadina ligure. 

E così nei giardini Stalla il busto del celebre comico napoletano scoperto dalla figlia Liliana e dalla nipote Diana nel 2009 sarà presto sfrattato.

L’opera ritrae De Curtis così come appariva nel film “L’oro di Napoli” con il classico vestito da “Pazziariello”. Da Alassio è poi partita la provocazione quando il sindaco ha annunciato di voler vendere l’opera raffigurante il Principe della risata su e-bay e aggiungendo che magari qualche comune più vicino a Totò l’avrebbe potuto acquistare. Neanche il tempo di dirlo e si sono fatti avanti i sindaci di San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Portici.

Il sindaco Mimmo Giorgiano ha scritto una lettera al primo cittadino di Alassio per chiedergli di cedere alla Città di San Giorgio a Cremano il busto di Totò che sarà rimosso dai giardini della città ligure perché “senza legami con il territorio”.

“Caro Sindaco – scrive Giorgiano – ho appreso la notizia della Tua volontà di rimuovere la statua di Totò, il Principe della Risata, dai giardini della Tua città. Mi sembra evidente che un personaggio della caratura di Totò non possa essere “provincializzato” e ritenuto come espressione artistico-culturale della sola Napoli ma che sia un uomo che ha dato lustro all’intera Italia. Non comprendendo, quindi, le motivazioni che Ti spingono verso tale scelta, non posso permettere che il busto che vi apprestate a rimuovere finisca a prendere polvere in qualche sperduto magazzino comunale. Per questo motivo Ti chiedo di valutare la possibilità di cedere alla Città di San Giorgio a Cremano, di cui mi onoro di essere primo cittadino, la statua raffigurante Totò.”

Giorgiano spiega che la statua troverà posto in villa Bruno “in cui tutti gli spazi portano i nomi di attori comici famosi: l’arena Nino Taranto, l’arena Viviani, l’arena De Filippo, il giardino Ugo Tognazzi. Il parco della villa ospita ogni anno un prestigioso premio, giunto quest’anno alla quindicesima edizione, intitolato al nostro concittadino più illustre, Massimo Troisi, e dista poche centinaia di metri dal cimitero cittadino, dove riposano i resti mortali di Troisi e di un altro grande protagonista della italica comicità, il re degli imitatori Alighiero Noschese.”

Giorgiano si dice certo “che accanto alle spoglie ed al ricordo di questi grandi cittadini che hanno onorato l’Italia con la loro arte, portando il sorriso sulle labbra di milioni di persone, il busto di Totò, trasportato qui da Alassio nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, troverà la sua giusta collocazione” annunciando, al contempo, che a settembre proporrà alla giunta comunale l’approvazione di un contributo straordinario per partecipare alla riqualificazione del Cimitero dei Mille di Genova.

Anche il sindaco oplontino Giosuè Starita con l’assessore Tolino si sono proposti per ospitare la statua oggetto del dissenso, anche relativamente alla fattura, realizzata dallo scultore albenganese Flavio Furlani.

“Gentile Sindaco abbiamo appreso dagli organi di stampa, la sua decisione di rimuovere dalla sua allocazione la statua dedicata ad Antonio de Curtis in arte Totò, provvisoriamente non collocata in altro luogo.

La Città di Torre Annunziata ha avuto, negli anni sessanta, uno stretto legame con il “Principe della Risata”, che soleva villeggiare nella nostra cittadina ed esibirsi al famoso  stabilimento balneare “Lido Azzuro”, meta dei più grandi artisti dell’epoca.

Recentemente, nell’ambito di un complesso ed articolato progetto di riqualificazione della nostra Città, attraverso una ritrovata appartenenza alle radici di un glorioso un passato, l’Amministrazione Comunale ha tra l’altro  ristrutturato la Villa Comunale antistante il Lido Notte Club. In questo contesto saremmo felici di accogliere in questa rinnovata cornice un personaggio, come Toto’,che è stato l’artefice e l’ambasciatore della immagine di Torre Annunziata nel mondo negli anni d’oro. Saremmo oltremodo onorati di poter scrivere sotto il busto del grande artista, “Dono della Città di Alassio”.

Non da meno il  Sindaco di Portici Vincenzo Cuomo che si è offerto di ospitare il busto di Totò ed ha così replicato ad Avogadro: “Dire che Alassio non ha alcun legame con Totò sarebbe come dire che Napoli o qualsiasi altra città della Campania non hanno alcun legame con Federico Fellini o con Anna Magnani solo perché non sono nati dalle nostre parti. Entranbi, insieme ad Antonio De Curtis fanno parte della cultura nazionale, delle nostre radici di italiani”.

Cuomo ha quindi ribadito la volontà di ospitare il busto dell’amato comico, aggiungendo che l’avrebbe fatto anche se Antonio De Curtis fosse nato ad Alassio.

“Il grande Totò si rivolterà nella tomba, pensando a questi che non sono uomini, ma forse nemmeno caporali”. L’ex sindaco di Alassio, Marco Melgrati, usa una battuta per commentare la decisione del suo successore Roberto Avogadro, ma la delusione per la decisione della nuova giunta è grande”. E continua “Abbattere la statua del principe Antonio De Curtis è fuori luogo e contro la decenza, al limite della pazzia. Gli altri giardinetti erano stati dedicati a Charlot, non vorrei che ora demolissero anche la sua statua, visto che anche lui non è mai stato ad Alassio”.

Angela Del Gaudio

 


 

 


 

 

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