Ercolano, paralizzata dal traffico

Paralisi traffico ad Ercolano. Nonostante siano pervenuti all’autorità comunale numerosi appelli da parte dei residenti ad un maggior controllo del perimetro urbano da parte della Polizia Locale ad oggi percorrere principali arterie cittadine quali via Winckelmann o via IV Novembre resta impresa ardua. Macchine in doppia fila o sostate sui  marciapiedi sono ormai routine per non parlare delle aree sosta riservate ai disabili spesso indebitamente occupate da incivili automobilisti. I vigili con un organico risicatissimo ed un’anzianità di servizio media che supera i venti anni  non riuscirebbero a svolgere adeguatamente un servizio essenziale per la qualità d’esistenza dei residenti. In questo marasma non si comprende come mai si continui a rimandare il tanto atteso concorso per la nomina di nuovi agenti municipali e perché il comandante della Locale Francesco Zenti non sia riuscito a nominare operatori stagionali, come paventato lo scorso inverno, che coadiuvassero i colleghi effettivi nel controllo della viabilità. Mentre ad Ercolano si organizzano manifestazioni  gastronomiche e si grida all’evento mondano d’elite i paesi confinato crescono socialmente e produttivamente fiaccando progressivamente le speranze di chi ha scelto di investire e operare nel noto sito archeologico vesuviano. Semafori funzionanti ad intermittenza, ovvero spenti di notte e accesi di giorno, barriere architettoniche di ogni genere e lassismo amministrativo sono solo alcune delle pesanti lacune che quotidianamente compromettono l’immagine del paese. Anche i tour operator avevano recentemente minacciato di cancellare Ercolano dal proprio itinerario campano se non fossero stati garantiti ai turisti servizi almeno accettabili. A questo punto il sindaco Vincenzo Strazzullo non può che scendere direttamente in campo per quanto meno arginare un’emergenza che rischia seriamente la cronicizzazione. Chi più del noto camice bianco locale può imprimere una giusta rotta ad un paese ormai privo di concreti e visibili riferimenti istituzionali. La sola repressione non basta : per convincere gli onesti contribuenti a restare, ad investire in città per invogliare i giovani a vivere positivamente la propria realtà d’origine occorre immediatamente intervenire al fine di stabilire reali cause e responsabilità soggettive di un malessere talmente diffuso da entrare a pieno titolo nell’humus umorale comunitario. Delusione, ad Ercolano si respira solo tanta delusione : francamente questa cittadina meritava ben di più di quanto sino ad oggi messo in essere da chi ha l’onore di rappresentarla dai banchi dell’assise comunale.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.