Ercolano, tragedia in mare due vite spezzate

Ancora un incidente in mare nel nostro Golfo a largo di Ischia: due vite spezzate in un tragica collisione tra una porta container ed un peschereccio di Ercolano. Ancora tutte al vaglio da parte delle autorità le dinamiche di  una tragedia che ha suscitato profondo sdegno tra gli addetti ai lavori: sono decenni che i titolari delle barche da pesca di Ercolano  chiedono maggiori garanzie per la propria sicurezza, un porto dove poter attraccare in prossimità dell’approdo borbonico di Villa Favorita senza dover emigrare, senza subire notevoli disagi,  nella vicina Portici o a Torre del Greco. Come  accade in questi casi solo all’indomani dell’ennesima tragedia annunciata tutti escono allo scoperto, si esprimono pubblicamente su un fenomeno che certamente non gratifica  l’operato di chi dovrebbe essere preposto al monitoraggio e alla tutela dei natanti nel Golfo. Al di là delle singole responsabilità o di qualsivoglia polemica il nostro pensiero è rivolto al dolore di chi ha perso i propri cari in un incidente che forse si sarebbe potuto evitare e che una volta spenti i riflettori resterà solo con la propria sofferenza. Infortuni sul lavoro scaturiti dall’inosservanza delle norme di sicurezza e dall’assenza delle apparecchiature salva vita, incidenti in mare provocati dalla scarsità dei controlli e dall’imperizia di chi, soprattutto nel caso dei diportisti, ha conseguito senza alcuna conoscenza tecnica la patente nautica. Non volendo entrare nel merito del come sia possibile ottenere determinate abilitazioni alla guida di imbarcazioni tanto facilmente riteniamo opportuno sollecitare l’immediato intervento delle autorità al fine di inasprire i controlli sul rispetto delle normative di sicurezza e della legittimità delle selezioni per conseguire particolarissime certificazioni. “ Solo adesso si ricordano di noi – ha commentato un gruppo di pescatori- quando sono anni che umilmente chiediamo un tavolo di concertazione nel quale analizzare e risolvere problematiche gravissime che quotidianamente mettono a repentaglio le nostre esistenze in mare. Ci auguriamo che il dolore delle famiglie dei nostri colleghi venga rispettato soprattutto da chi ci amministra: non vogliamo neanche supporre che questa tragedia possa essere strumentalizzata per rilanciare mediaticamente qualche politico  o amministratore nostrano. Ci attendiamo il massimo sostegno dal sindaco di Ercolano Vincenzo Strazzullo  e dall’assise consiliare tutta. Speriamo che si riesca ad operare in sinergia perché certe strazianti vicende non si ripetano mai più”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.