Dopo le dichiarazioni dell’ex dirigente dell’UTC di Torre Annunziata, che ha denunciato pressioni di membri della Giunta, sperperi di denaro pubblico e una continua ingerenza dell’assessore al ramo negli appalti e nelle questioni amministrative in generale, la questione morale esplode in maniera eclatante anche nella città oplontina. La scossa che l´ex magistrato e parlamentare di Torre Annunziata, Michele Del Gaudio, che stimo ed apprezzo da sempre, per la storia e per la sua statura politica e morale, invitano ad una riflessione seria che tutte le forze politiche: compreso lo stesso sindaco Starita e la sua amministrazione. Quando non si affrontano più i problemi con la politica ma si è obbligati a chiedere alla magistratura e al Ministero dell’interno un intervento è la morte per il territorio e per la politica stessa. Tuttavia questa, nella nostra amara terra, resta l’unico mezzo per affrontare la questione morale. Un’amara constatazione che deve indurre a riportare la città ad un clima di pacificazione. Oggi più che mai con una crisi che il paese ed in particolar modo l’area torrese stabiese sta vivendo, c’è bisogno di una politica forte in grado di governare e di una politica forte in grado di fare opposizione. La città non può e non deve rimanere in questo limbo. Bisogna riprovare a ristabilire la verità, la classe dirigente deve fare uno scatto in avanti. Serve il primato della politica. Giosuè Starita quando ero presidente della commissione regionale anticamorra fece propria, insieme all’allora sindaco di Castellammare Salvatore Vozza, la mia legge quella sulla stazione unica appaltante. Questo perché vi era il pericolo della longa manus dei poteri criminali sul progetto più Europa. Cosa è cambiato da allora? Perché dopo queste affermazioni, un silenzio tombale? Così come ho chiesto al sindaco della mia città, Luigi Bobbio, di chiedere lui stesso la commissione d’accesso per fugare ogni dubbio visto il clima in città, rinnovo lo stesso invito al sindaco di Torre. SEL, attraverso un comunicato della segreteria cittadina, ha già chiesto nei giorni scorsi l’intervento della Prefettura e della autorità giudiziaria al fine di verificare la fondatezza delle dichiarazioni del dirigente, ormai rimosso dal Sindaco, e determinare un chiarimento definitivo sull’operato di parti rilevanti dell’Amministrazione in carica. Oggi lo fa anche la segreteria provinciale di Sel della quale mi onoro esserne il responsabile enti locali. Ma il passo in avanti deve farlo lo stesso sindaco. Quando ci sono insinuazioni, quando c’è un dubbio, quando si è nel giusto, quando non si ha nulla da nascondere si rendono pubblici gli atti, si parla alla città e non si gioca a nascondino. Oggi ha ragione chi chiede un intervento in tal senso. Ha ragione da vendere. Se si vuole ritornare ad un clima civile, se non si vuole favorire la camorra, bisogna utilizzare trasparenza. Il sindaco di Torre abbia la forza di chiedere lui stesso la commissione al Prefetto. Solo con uno screening sugli atti amministrativi si potrà ritornare alla politica e ad un clima di pacificazione.
Fare una campagna elettorale con veleno non è il massimo per una città che ha bisogno di altro.
Tonino Scala
responsabile enti locali Sel