Rispetto a tutto questo, ci aspettiamo un segnale immediato da parte della Gori e dell’Ato su i soldi da sborsare per la realizzazione della rete fognaria di Scafati. Se ciò non dovesse avvenire entro il mese di settembre, la nostra reazione sarà a dir poco drastica. La nostra, non è una posizione strumentale né si può paragonare a quella di altri comuni, che almeno hanno avuto le infrastrutture. La città di Scafati, più di ogni altra, ha subito realmente e in modo forte i danni provocati dalla mancata realizzazione della rete fognaria. Alla luce di questi dati evidenti, intraprenderemo un’azione legale contro Ato e Gori, avvalendoci del parere legale di un avvocato amministrativista, per valutare la possibilità di avviare un’azione risarcitoria dei danni subiti. In secondo luogo, avvieremo tutte le procedure necessarie per sganciarci dall’Ato e dalla Gori, al fine di togliere ai privati la gestione del servizio idrico e renderla pubblica, così come ha sancito il recente referendum votato dai cittadini. Gli utenti, pertanto, nel pagare le loro bollette, potranno recarsi direttamente al Comune, che a sua volta utilizzerà queste somme da girare al Commissariato per la realizzazione delle infrastrutture che nel 2003 Ato e Gori avrebbero dovuto garantire e invece non hanno mai assicurato. In presenza di eventuali responsabilità, non sarà solola Goriad essere chiamata in causa ma anche i singoli comuni che fanno parte dell’Ato”.