Oggi 21 agosto assemblea sindacale agli Scavi di Pompei

Oggi domenica 21 agosto, la Cisl e l’Unsa terranno un’assemblea sindacale di tre ore, dalle 8:30 alle 11:30, finalizzata a far funzionare gli Scavi, promuovendo la valorizzazione del sito e la riorganizzazione del personale.

Di seguito il comunicato diffuso nelle ultime ore dal segretario della Cisl-Fp di Pompei Antonio Pepe.

“A Pompei, ma anche in altre realtà della Soprintendenza, l’organizzazione del personale e dei servizi è al collasso, ormai sono mesi che non vengono pagati i compensi accessori, posizioni di lavoro (notturno, festivo, pomeridiano.), dei mesi di aprile, maggio e giugno u.s. e da gennaio a giugno 2011 della cosiddetta perequazione (progetto di produttività ed efficienza, progetto di ampliamento dell’orario di apertura).

Ad oggi non si conosce a chi addebitare la colpa se all’ufficio contabile di Pompei o di Napoli oppure ad ambedue, perché in altre Soprintendenze quantomeno sono stati pagati i progetti di produttività ed efficienza e di ampliamento dell’orario di apertura per i primi sei mesi del 2011.

Il mancato pagamento delle indennità accessorie, in un momento di crisi, sta esasperando il personale di vigilanza che si ritrova a fronteggiare quotidianamente, sotto organico e senza alcun sostegno, problemi che vanno dalla tutela del patrimonio archeologico alle esigenze dei visitatori.

Certo è che tutti i disservizi nascono da una poco funzionalità dell’attuale organizzazione del lavoro, la metodologia di organizzazione e orari di lavoro adottata nelle altre sedi non può valere per siti importanti come Pompei, dove è necessario creare sinergia tra i diversi servizi per far in modo che il personale di vigilanza debba trovare sempre la massima collaborazione e tutti i punti di riferimento possibili durante tutto l’orario di  apertura al pubblico.

Gli elementi fondamentali attorno ai quali ruota la riorganizzazione del personale sono l’immagine dell’Amministrazione derivante dall’efficacia dei servizi resi – vale a dire la capacità di centrare un obiettivo – e dall’efficienza – cioè la capacità dell’organizzazione di utilizzare le risorse in modo ottimale -, nell’adempimento della performance individuale e/o collettiva, per i servizi da rendere ai turisti e/o cittadini quali fruitori del servizio pubblico.

Obiettivo principale è quello di pianificare un programma di lavoro che consenta la manutenzione e la riapertura di tutte le Domus agibili è semplice basta distribuire l’attuale personale in organico alla Soprintendenza di Napoli e Pompei tenendo conto dell’ampiezza delle aree archeologiche, del numero edifici presenti in ogni sito, comparato al numero di turisti che visitano ogni sito.

Infatti, le decisioni vanno prese considerando le esigenze turistiche, l’affluenza dei visitatori, l’area e il numero di domus antiche da vigilare dei diversi siti, ripartendo lo stesso carico di lavoro per tutti.

Quest’obiettivo, abbastanza bizzarro, farebbe aumentare l’offerta culturale degli Scavi con il potenziando del numero di personale in servizio, tanto da garantire conservazione, vigilanza e sicurezza in tutti i luoghi, edifici e Domus agibili.

Solo per citare alcuni edifici di rilievo: Anfiteatro, Basilica, Casa degli Amorini dorati, Casa dei CEI, Casa dei Dioscuri (Casa di Castore e Polluce), Casa dei Quattro Stili, Casa dei Vetti, Casa del Citarista, Casa del Fauno, Casa del Giardino di Ercole (Casa del Profumiere), Casa del Larario di Achille (Casa del Sacello Iliaco), Casa del Meleagro, Casa del Menandro, Casa del Moralista, Casa del Panettiere, Casa del Poeta Tragico, Casa dell’Ara Massima, Casa della Caccia, Casa della Fontana Grande, Casa della Fontana Piccola, Casa della Nave Europa, Casa della Venere in Conchiglia, Casa di Casca Longa (Casa dei Quadretti Teatrali), Casa di Giulio Polibio, Casa dei Casti Amanti, Casa di Marco Lucrezio Frontone, Casa di Obellio Firmo, Casa di Panza, Casa di Sallustio, Casa di Tebio Valente, Casa n. 16 Reg. VIII, Castellum acquae, Fontana a Mosaico, Foro Boario, Foro Civile, Foro Triangolare, Teatri (grande e Piccolo), Fullonica Stephanus, Insula Occidentale, Loreio Tiburtino (Octavius Quartio), Lupanare, Macellum, Mensa Ponderaria, Museo, Necropoli di Porta Ercolano, Necropoli di Porta Nocera, Orto dei Fuggiaschi, Palestra Grande, Porta Anfiteatro, Porta Ercolano, Porta Marina, Porta Nola, Porta Stabia, Porta Vesuvio, Casa del Centenario, Quadrivio di Orfeo, Tempio di Apollo, Tempio di Iside, Tempio di Venere, Terme del Foro, Terme Stabiane, Terme Suburbane, Thermopolium di Vetutius Placidus, Villa dei Misteri, Villa di Diomede e la Villa Imperiale.

Per rendere meglio l’esigenza di una ridistribuzione del personale si rappresenta il confronto tra gli Scavi di Pompei e gli altri siti:

Þ  Pompei, una superficie di 782.583mq. con circa 1500 edifici antichi da vigilare, con un’affluenza turistica di 2.319.668 presenze registrate nel 2010 che conta una media giornaliera di 9.500 visitatori e con un incasso di 18.526.975,00euro, con 160 custodi in servizio ripartiti in 5 turni composti mediamente da 32 unità che vigilano su un’area di 24.500mq. pro-capite.

Þ  Ercolano, una superficie di 70.640mq. con circa 50 edifici antichi da vigilare, con un’affluenza turistica di 298.310 presenze registrate nel 2010 che conta una media giornaliera di circa 818 visitatori e con un incasso di 1.591.851,00euro, con 46 custodi in servizio ripartiti in 5 turni composti mediamente da 9 unità che vigilano su un’area di 7.849mq. pro-capite.

Þ  Oplontis, una superficie di 19.140mq. con solo 2 Ville da vigilare (di cui la Villa di Poppea di 13.250mq. visitabile e la Villa di Cassius di 5.890mq. chiusa al pubblico), con un’affluenza turistica di 41.749 presenze registrate nel 2010 che conta una media giornaliera di circa 115 visitatori e con un incasso di 52.706,50euro, con 32 custodi in servizio ripartiti in 5 turni composti mediamente da 6 unità che vigilano su un’area di circa 3.190mq. pro-capite.

Þ  Boscoreale, una superficie di 9.916mq. con solo 2 Ville da vigilare (di cui 4.400mq. il Museo e 5.516mq. lo scavo di Villa Regina), con un’affluenza turistica di 11.431 presenze registrate nel mese di agosto 2010 che conta una media giornaliera di meno di 10 visitatori al giorno e con un incasso del mese di 8.761,25euro, con 23 custodi in servizio ripartiti in 5 turni composti mediamente da 4 unità che vigilano su un’area di 2.156mq. pro-capite.

Þ  Stabia, una superficie di 19.440mq. con solo 2 Ville da vigilare (Villa Arianna di 9.720mq. e Villa San Marco di 9.720mq.) alle quali va sommato anche il rudere antico di Sant’Antonio Abate, vigilato di giorno e abbandonato di notte, con un’affluenza turistica di 33.941 presenze registrate nel 2010 che conta una media giornaliera di 75 visitatori auto-stimati, perché l’ingresso è libero e non si rilasciano né si ritirano ticket in quanto non c’è biglietteria, senza incasso, con 58 custodi in servizio ripartiti in 5 turni composti mediamente da 12 unità che vigilano su un’area di 1.676mq. pro-capite.

Þ  Museo Nazionale archeologico di Napoli, con un’affluenza turistica di 288.145 presenze registrate nel 2010 che conta una media giornaliera di circa 790 visitatori, con circa 120 custodi in servizio ripartiti in 5 turni composti mediamente da 24 unità.

Þ  Cuma, con un’affluenza turistica di circa 58.989 presenze registrate nel 2009 che conta una media giornaliera di circa 162 visitatori.

Þ  Terme, con un’affluenza turistica di circa 11.682 presenze registrate nel 2009 che conta una media giornaliera di circa 32 visitatori.

Þ  Castello di Baia, con un’affluenza turistica di circa 31.094 presenze registrate nel 2009 che conta una media giornaliera di circa 86 visitatori.

Þ  Pozzuoli, con un’affluenza turistica di circa 40.178 presenze registrate nel 2009 che conta una media giornaliera di circa 110 visitatori.

L’altro obiettivo importante è quello di puntare alla valorizzazione dell’area archeologica di Pompei favorendo tutte le iniziative corrispondenti a quelle proposte in molte occasioni dal Ministero, come quella presentata dal Comune di Pompei per il 24 agosto.

Un evento realizzato per ricordare la ricorrenza della più impressionante eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C..

Quella catastrofe che ha segnato la storia di Pompei, lasciando ai posteri il più grande documento storico/archeologico del mondo, regalando l’immortalità alla Città di Pompei e facendola diventare il più famoso attrattore turistico italiano e tra i più importanti a livello mondiale che oltre i 20milioni di euro d’incasso favorisce anche l’economia territoriale (da ritenersi interamente moneta pesante perché derivante da altre nazioni).

L’elemento fondamentale per la soluzione dei problemi è la buona volontà della Soprintendente, dr.ssa Teresa Elena Cinquantaquattro, ad attivare al più presto un tavolo di trattativa, al fine di concordare una ridistribuzione del personale di vigilanza, su tutto il territorio lavoro, che consenta l’equa distribuzione del carico di lavoro mirata all’apertura di tutti gli edifici e delle domus agibili di Pompei, analogamente agli orari degli uffici di visita del pubblico, avvalendosi del personale disponibile, su base volontaria.

Anche perché da parte delle organizzazioni sindacali non può più essere consentita l’apertura degli Scavi archeologici di Pompei, lasciando le domus chiuse al pubblico, con un organico al disotto del numero minino di personale previsto dall’accordo per garantire i servizi essenziali, perché l’incauta e arbitraria iniziativa da parte dell’Amministrazione è solo una soluzione che mette a rischio sia il bene archeologico sia il personale di vigilanza che vi opera”.

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