De Laurentiis: “Moratti è un signore ci ha ceduto Pandev in un secondo. Ruiz in uscita. Lo sciopero danneggia tutto il calcio italiano”

Aurelio De Laurentiis presidente del Napoli in conferenza stampa dall’ Hotel Vesuvio ha fatto un quadro generale su tutta la situazione che coinvolge il calcio italiano e sul nuovo acquisto azzurro Goran Pandev, ecco quanto evidenziato da Il Gazzettino Vesuviano: ” Questa mattina ho considerato esaltante il sorteggio perchè per noi è un allenamento di grande livello. Stamattina alle 9:00 ho chiamato Moratti per chiedere Pandev visto che da loro gioca pochissimo e visto che con Lavezzi e Cavani ci sta benissimo anche considerato il numero elevato di partite da fare, e lui si è reso disponibile in un secondo visto che è un signore! Ho chiamato Bigon a Montecarlo per cristallizzare ogni passaggio contrattuale. Il campionato che non parte è uno svantaggio in senso generale, ma ci servirà per allenarci ancora visto che alcuni come il Pocho sono arrivati dopo!”. Domani ci sarà la presentazione della squadra e di Pandev, ci saranno anche Sepe e De Magistriis. Questo alle 20.45, poi alle 22 partirà la partita che ci siamo inventati stamattina. Volevamo fare Napoli 1 Napoli 2 ma visto che con Zamparini parlavo dello sciopero tra una telefonata e l’altra con Tommasi e Petrucci, abbiamo deciso di fare l’amichevole. Così ho convinto Mazzarri: noi vedremo come giocano loro e loro vedranno come giochiamo noi.  Ci stiamo organizzando anche con le Tv. Sto pensando di fare uno spot di presentazione entro stasera. L’incasso delle pay per view lo devolveremo alle famiglie bisognose e non per ammortizzare i costi di Pandev. Prevedo 80 mila persone allo stadio anche perchè ovviamente entreranno tutti gratis, ma a prescindere i tifosi del Napoli li conosciamo per la loro grande passione”. ” Domani ci sarà la presentazione della squadra e di Pandev, ci saranno anche Sepe e De Magistriis. Questo alle 20.45, poi alle 22 partirà la partita che ci siamo inventati stamattina. Volevamo fare Napoli 1 Napoli 2 ma visto che con Zamparini parlavo dello sciopero tra una telefonata e l’altra con Tommasi e Petrucci, abbiamo deciso di fare l’amichevole. Così ho convinto Mazzarri: noi vedremo come giocano loro e loro vedranno come giochiamo noi.  Ci stiamo organizzando anche con le Tv. Sto pensando di fare uno spot di presentazione entro stasera. L’incasso delle pay per view lo devolveremo alle famiglie bisognose e non per ammortizzare i costi di Pandev. Prevedo 80 mila persone allo stadio anche perchè ovviamente entreranno tutti gratis, ma a prescindere i tifosi del Napoli li conosciamo per la loro grande passione”. Poi un De Laurentiis sarcastico aggiunge- Bocchetti? Mi vien da ridere. Per Ruiz vi dico che è in uscita perchè mi hanno offerto tanti soldi. Bocchetti poi è napoletano e io i napoletani non li voglio a Napoli“.Ogbonna? Non c’entra niente, con Cairo non tratto perchè pensa che sia un gioiello di valore immenso”. La ragione vera dello sciopero? Si è arrivati perchè non ci si è parlati a sufficienza. Io non ho mai messo bocca su questo contratto. Se vogliamo parlare a livello culturale, io non l’avrei mai approvato, ma visto che io non voglio fare sempre il bastian contrario, io rispetto anche le decisioni a livello associativo. Quando però vedo che dalla controparte c’è caos e non c’è approvazione, io mi inserisco e dico la mia. A Dimaro ho avuto modo di parlare con Tommasi, persona garbata e di grande cultura”. De Laurentiis continua-“Ho fatto una riunione con lui e Grazioli per parlare dei problemi di natura contrattuale per limare le contraddizioni di chi è azienda e lavoratore dipendente allo stesso tempo: parlo chiaramente dei calciatori. Mi sembra che tutto stia in mano ai procuratori mentre dovrebbe essere tutto in mano a noi presidenti e società che acquistiamo e investiamo. “Quello che ho cercato di far capire ad Abete e ancora non mi riesce è che qui è cambiato tutto: qua ci sono società con i bilanci in rosso. Ci vorrebbe unità di intenti per il bene comune e tutto è un problema di rispetto delle bilateralità contrattuali. “.Mi sembra che tutto stia in mano ai procuratori mentre dovrebbe essere tutto in mano a noi presidenti e società che acquistiamo e investiamo. Quello che ho cercato di far capire ad Abete e ancora non mi riesce è che qui è cambiato tutto: qua ci sono società con i bilanci in rosso. Ci vorrebbe unità di intenti per il bene comune e tutto è un problema di rispetto delle bilateralità contrattuali. Serie A femminile?Ho a cuore il campionato femminile perchè sono il 50% della vita di ognuno di noi. Immaginatevi un San Paolo pieno per un Napoli femminile. Volevo fare anche un campionato marinato con il Sorrento, l’Amalfi ecc. ecc. , ma mi hanno detto che non si può fare perchè il Sorrento gioca in C. Questo è il Paese del “non si può fare””. Ha parlato con Pandev, ha pensato di invitare Maradona contro il City di Aguero? “No, non ci ho pensato ad invitare a Maradona, ho tanti pensieri. Con Pandev ho parlato al telefono mi ha dato l’impressione di vivere da italiano pur essendo macedone: è un guerriero che ha bisogno di ritrovarsi dopo un momento antipatico nel passato, poi si è risvegliato all’Inter dove però fai fatica a confermarti. Nel Napoli potrà mettere in bella evidenza le sue capacità. La partite saranno tantissime e io voglio andare a Monaco per vincere,non parto battuto. Poi se perdiamo pazienza” .Nazionali? “Io non voglio dare i miei giocatori alle Nazionali. Voglio parlare con Blatter a Ginevra, altrimenti lo sciopero lo facciamo noi. In Nazionale ci devono andare i giovani di 18 e 19 anni a farsi le ossa”. “Io vorrei finanziare un referendum e voglio vedere quanti italiani desiderano vedere i loro calciatori di club in nazionale. Durante l’arco dell’anno non possiamo rinunciare ai nostri calciatori che rischiano infortuni seri.”Champions? Vorrei vedere un Napoli maturo, poi diciamoci la verità, per mezz’ora a Barcellona non siamo andati malissimo e poi Cavani la prodezza l’ha fatta. E’ chiaro che non siamo ai livelli del Barcellona, ma è un lusso aver fatto un’amichevole con i campioni del mondo”.”Bravissimo Mazzarri a farli giocare tutti, gli ha fatto capire che bisogna essere sempre pronti e allenarsi per avere una forma fisica perfetta. Volevamo vedere la tenuta della nostra squadra”.Sanchez? E’ un campione che deve dimostrare di esserlo in un contesto importante di livello internazionale. Chi si è rinforzato? L’anno scorso volevo arrivare quinto e sono arrivato terzo, poi quest’anno mi sono rinforzato per la Champions. Poi è chiaro che la Juventus che vive il riflesso della storia, compra a più non posso con condizionamenti che io non ho: i bianconeri comunque sono una realtà da battere anche se noi li abbiamo spesso battuti. Sarà comunque sempre il campo a dire le verità. Inter e Lazio rafforzate, la Roma non mi fa paura al momento anche se credo alla personalità di Enrique pur se hanno un paio di anni di lavoro davanti visto che hanno ceduto Mexes, Menez e Vucinic. Hanno smontato, cosa che a me non piace fare perchè poi devo ricominciare. Miro di stare nei primi cinque che non vuol dire quinto posto. Dipende da tante cose, infortuni, espulsioni. Volevo incontrare calciatore per calciatore per interrogarmeli alla Totò. Loro non sono Sofia Loren, ma per quello che mi costano, ci può stare (ride ndr”). “I giocatori sono figli che stanno a casa mia, è giusto che dia loro consigli utili per il bene della casa, dell’azienda: ci diamo la mano per un futuro radioso”.

Cosimo Silva

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