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Portici, ancora insoluta la questione dei centri sanitari

Portici. Ancora proteste sul fronte sanità. Al ritorno dalle vacanze estive i proprietari dei centri convenzionati con l’ASL NA1 hanno appreso del blocco del piano pagamenti da parte dell’azienda sanitaria locale. Infatti l’ASL NA1 ha iniziato la manovra per ridurre i costi e gli sprechi della sanità, traslocando al Frullone in un edificio di proprietà dell’azienda. Il tutto per risparmiare un milione di euro in fitti. La notizia del blocco del piano pagamenti non è stata di buon gradimento da parte dei centri convenzionati, dato che da tempo lottano per il rientro della città della Reggia nell’ASL NA3. Nel mese di giugno, infatti, cittadini, proprietari e dipendenti dei centri accreditati, dall’ufficio del direttore sanitario del distretto 34 Sergio Pasquinucci, hanno scritto una lettera al primo cittadino Vincenzo Cuomo, al commissario straordinario dell’ASL NA1 ed al presidente della sanità campana Michele Schiano nella quale si chiedeva di rivedere la decisione della permanenza nell’ASL NA1 di Portici ed un immediato ritorno nell’ASL NA3. Secondo i centri accreditati i numerosi problemi della sanità cittadina sono da attribuire alla presenza della città porticese nell’ASL NA1, azienda con il più alto debito d’Europa. Tuttavia anche il sindaco Vincenzo Cuomo spiegò che il problema della sanità cittadina andava discusso e ove fosse necessario prendere una decisione affinché il problema venisse risolto. Secondo indiscrezioni il commissario straordinario dell’ASL NA1 avrebbe rifiutato qualsiasi tipo di incontro, senza fornire alcuna motivazione sulla questione del blocco del piano pagamenti, facendo crescere il malcontento tra gli addetti ai lavori. Una nuova tegola che fa ripiombare i centri accreditati sul piede di guerra.

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