L’iniziativa, che nasce all’insegna del motto “imparare giocando, tutelare conoscendo”, grazie al supporto di esperti biologi, forestali e paleontologi, porterà i giovani allievi nei luoghi più suggestivi e scientificamente rilevanti del Parco. L’obiettivo del progetto è quello di fornire a questi ragazzi gli strumenti cognitivi per guardare con occhi diversi il mondo naturale che li circonda. E da questo punto di osservazione privilegiato che i ragazzi potranno cogliere gli sforzi quotidiani della natura: osservare le piccole salamandre dagli occhiali delle Gole del Calore, le comunità di pesci che popolano le praterie di posidonia a largo di Punta Licosa, i paleo-ambienti di 80 milioni di anni fa del giacimento fossilifero di Magliano Vetere, i boschi di querce che esistono da centinaia di anni e le rovine greco-romane avvolte da castagni secolari di Moio della Civitella.
I ragazzi, ospitati in appositi spazi allestiti dal Comune di Moio della Civitella, saranno seguiti in tutte le attività da accompagnatori, esperti nel campo della didattica, il cui compito è quello di facilitare la socializzazione all’interno del gruppo e favorire l’apprendimento degli argomenti trattati attraverso metodologie ludico-didattiche.
Il Presidente del Parco, Amilcare Troiano, ha sostenuto con forza l’iniziativa riconoscendo in questo tipo di attività il ruolo cardine di un’azione volta a tutelare le risorse naturali dell’area protetta ed allo stesso tempo tesa a costruire le fondamenta culturali per una crescita consapevole e rispettosa della natura delle nuove generazioni.