Un nuovo protocollo per la formale costituzione della società di scopo che gestirà l’evento, che contiene le decisioni sulle aree della città che saranno coinvolte e ufficializza il ruolo di ognuno dei sottoscrittori. È il risultato del vertice tenutosi a palazzo San Giacomo a cui hanno partecipato il governatore Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli Cesaro, il sindaco de Magistris e i presidenti dell’Unione industriali, della società di trasformazione urbana di Bagnoli e dell’Autorità portuale, rispettivamente Paolo Graziano, Riccardo Marone e l’ammiraglio Luciano Dassatti. La stu per Bagnoli non dovrebbe far parte della società di scopo, ma avrà ugualmente un ruolo determinante, visto che le è stata affidata «la progettazione e la realizzazione di tutti gli interventi necessari allo svolgimento dell’evento». Non solo: l’articolo 4 stabilisce infatti «che il soggetto individuato per la sottoscrizione del contratto con Acea, che è stato condiviso da tutte le parti, èla Bagnolifuturaspa». Un segnale che si potrebbe interpretare come la fine delle ostilità tra Marone e de Magistris, cominciate quando il sindaco ha annunciato di voler cambiare i vertici delle società partecipate del Comune. Si ipotizzò, pochi giorni fa, che Marone non volesse firmare il contratto conla Acea, società di Oracle che gestisce la campagna dell’America’s Cup 2013. Allora il presidente, dalle Eolie, dove era in vacanza, commentò che sarebbe tornato subito se ci fosse stata urgenza. L’articolo 5 del documento sottoscritto ieri chiarisce che la società di scopo sarà costituita da Regione, Provincia, Comune, Unione industriali di Napoli «direttamente o tramite società partecipate, entro 15 giorni dalla sottoscrizione del contratto con Acea» e che a tale società Bagnolifutura trasferirà tutti i diritti e gli obblighi assunti con la sottoscrizione del contratto. Le quote saranno del 30 per cento per ognuno degli enti locali e del 10 per cento per gli industriali. La società «avrà durata pari alla sussistenza di impegni contrattuali con Acea e sarà dotata tempestivamente delle facoltà amministrative e dei mezzi finanziari necessari per l’evento». La procedura concordata prevede inoltre che l’Autorità portuale di Napoli conceda al Comune le aree demaniali interessate dagli eventi e che il Comune ne trasferisca l’uso temporaneo alla Bagnolifutura per gli interventi necessari. Realizzati i quali, le aree torneranno al Comune che le consegnerà alla società di scopo. Di cui non si conoscono ancora nome e presidente. Graziano sorridendo si schermisce: «Ho già dato abbastanza alla città facendo il presidente dell’Unione in una fase di crisi come questa». Ma resta il favorito. De Magistris commenta: «Decideremo entro il 3 agosto».
Dal protocollo emergono qualche conferma e qualche notizia in più sulle aree coinvolte e le strutture da realizzare. Innanzitutto «si è verificata l’idoneità degli spazi della colmata dell’ex area industriale di Bagnoli e delle attrezzature del Bagnoli Hub (la Portadel Parco), del Parco dello Sport e altre attrezzature eventualmente disponibili nell’area». Ma, spiega il testo, «si è, altresì, valutata positivamente la possibilità di effettuare degli interventi di adeguamento che consentano l’utilizzazione del molo San Vincenzo per l’attracco dei super yacht». Inoltre, il sito di Bagnoli «sarà attrezzato, previo intervento di protezione della messa in sicurezza della colmata, per accoglierela Technical Area, l’AC Event Village, le VVIP & Corporate Hospitality Areas, gli attenuatori del moto ondoso, i pontili galleggianti, la tribuna per circa 1.000 persone, i parcheggi, le strade di accesso». E ancora: «I pontili Sud e Nord saranno oggetto di interventi di adeguamento, il primo per la movimentazione delle imbarcazione da regata e per l’attracco dei super yacht; il secondo per l’accoglienza del pubblico». Nel Bagnoli Hub saranno allestiti uffici e media center.Ai finanziamenti per l’«operazione vela» è dedicato l’articolo 6, «Risorse per lo svolgimento degli eventi». Nel quale, tuttavia, non compare neppure una cifra. Del resto alla domanda sul costo dell’iniziativa, la risposta è che non si può svelare per l’obbligo alla riservatezza imposto dall’Acea. Si apprende soltanto che «la Regione Campaniafinanzierà gli interventi nell’area di Bagnoli, in coerenza con gli investimenti già in atto per la valorizzazione della stessa, potendo altresì contribuire, nei limiti delle risorse disponibili, alla realizzazione dell’evento». E che «finanzierà gli eventuali interventi dell’Autorità portuale per l’adeguamento del molo San Vincenzo e della darsena Acton». Mentre,la Provincia, il Comune e l’Unione industriali «finanzieranno gli altri costi necessari al rispetto degli obblighi contrattuali con Acea».
Antonio Averaimo