La trasmissione del film sulla prima rete ha suscitato il disappunto del primo cittadino, Giosuè Starita, che ritiene la pellicola inadatta al servizio pubblico. Il Sindaco ha quindi deciso di inviare una lettera alla Direzione Generale della RAI per richiedere che al film sia affiancato un servizio complementare sugli sviluppi successivi della vita nella città oplontina, per mostrare la situazione attuale, e le condizioni della località, diverse rispetto al periodo in cui visse Siani e di cui si racconta. Starita dichiara: “La RAI non è paragonabile a Sky, che da tv commerciale ha mandato più volte in onda questo film, e neanche alle sale cinematografiche: il servizio pubblico deve garantire imparzialità, anche dal punto di vista dell’immagine che rende di una città. Questo è un film che certamente non aiuta il lavoro che è stato svolto in questi anni, un lavoro teso a ridimensionare in modo determinante il ruolo della camorra. Io credo che invece questo film vada compensato con un servizio integrativo, così garantiamo la trasmissione del film ma creiamo anche le condizioni per far vedere una città che vuole cambiare e le sofferenze che ha affrontato in questi anni.”
Anna Bottone