Napoli, sgombero degli ambulanti: arriva la protesta

La nuova amministrazione de Magistris fa i conti con la prima vera contestazione al suo operato: la protesta dei venditori ambulanti di piazza Garibaldi.

Circa un mese fa, l’assessore Narducci e il sindaco de Magistris, tramite una ordinanza, hanno disposto lo sgombero degli ambulanti nella zona della stazione di piazza Garibaldi: da anni infatti si denunciavano le condizioni pessime in cui riversava la piazza, ridotta a un vero e proprio suk. Situazione ancora più estrema se si pensa che in quella stessa zona da solo da pochi mesi sono stati terminati i lavori di rinnovo della stazione: il degrado e il disordine non erano dunque il biglietto da visita migliore per i turisti che sbarcavano proprio in quella piazza.

Da qui è nato il pugno di ferro che l’amministrazione ha deciso di adoperare: gli ambulanti (20 italiani, di cui solo 6 con regolare licenza e quindi non colpiti dall’ordinanza) sono costretti a trasferirsi nella vicina via Bologna, già sovraffollata per la presenza di altri venditori ambulanti. Sono stati disposti inoltre vari presidi fissi di polizia municipale, che pattugliano costantemente la zona.

 

Da parte loro, gli ambulanti contestano le modalità e i tempi dell’invervento: “Dalla mattina alla sera ci siamo ritrovati senza lavoro” – affermano gli ambulanti. Gli fa eco anche l’ex assessore al commercio della giunta Iervolino, Raffaele Tecce, oggi dirigente di Rifondazione Comunista: “Con questa situazione non è salvaguardato né il lavoro né la solidarietà” – denuncia – “Chiediamo subito la sospensione dell’ordinanza e l’apertura di un tavolo di trattative, ma nel frattempo di una decisione, questa gente deve tornare a lavorare. Non si può pensare di trasferirli tutti in via Bologna, perché è un’area che verrà anch’essa cantierizzata”. L’ex assessore in passato si è da vicino occupato della situazione di mercatini della stazione: nel 1998 nacque il primo e unico mercato interetnico di via Bologna-piazza Garibaldi.

 

Durante il corteo molti chiedono a gran voce le dimissioni dell’assessore alla sicurezza Narducci e pretendono che il Comune torni a elargire licenze per gli ambulanti. I venditori non sono d’accordo neanche con le possibili soluzioni che sono state offerte: “Il trasferimento nei vicoli vicini la stazione ci darebbe scarsissima visibilità per i passanti, spostarsi a porta Nolana vorrebbe dire invadere un’area già affollatissima di altri ambulanti” – afferma uno dei manifestanti.

 

Da segnalare la scarsa partecipazione al corteo: segno evidente che i venditori non hanno avuto la solidarietà degli altri ambulanti della zona.

                                                                                                                   Mario De Angelis

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano