Da allora in poi, non furono più condotte operazioni di manutenzione straordinaria e ordinaria e lo stato di degrado e abbandono è progressivamente aumentato.
La riqualificazione di Piana Tonda da crossodromo a sentiero fu, a giudizio dei GD, “una delle poche opere importanti, dal punto di vista turistico-naturalistico, che siano mai state realizzate a Terzigno”. Essa si innestava nel progetto “La sentieristica del Parco nazionale del Vesuvio”, realizzato dall’Ente parco, che prevedeva la costituzione di undici sentieri, uno dei quali fu appunto individuato a Piana Tonda.
Nel 2004 fu stipulato dal comune di Terzigno un contratto di comodato d’uso con l’Ente Parco del Vesuvio, con “l’obbligo a carico dell’Ente di realizzare gli interventi di recupero della pineta Piana Tonda”. Tale intervento fu effettivamente messo in pratica. Poco tempo dopo si tenne addirittura un master in “gestione e difesa del territorio” dell’università Federico II di Napoli, finalizzato ad evidenziare le tecniche di ingegneria naturalistica messe in campo per il recupero e la valorizzazione dell’area.
Ma, a partire dal 2007, la situazione è radicalmente cambiata ed ha avuto inizio un estenuante “tira e molla” tra l’Ente e l’amministrazione comunale. Quest’ultima, secondo quanto riferito, dai GD terzignesi, viste le gravi negligenze e, preso atto della mancanza di fondi dell’Ente parco, chiese che la Pineta venisse restituita al comune. I contrasti si sono conclusi il 15 febbraio 2011 con la rescissione unilaterale del contratto.
“Quello che ci preme sottolineare, – argomentano i GD – al di là delle responsabilità istituzionali e politiche che dovranno essere verificate, è la pericolosa condizione in cui versa Piana Tonda – Pineta di Terzigno. A seguito di un incendio, infatti, è stata distrutta parte della passerella di legno facendo sporgere i chiodi utilizzate per fissare le palizzate”. Le preoccupazioni del partito terzignese sono giustificate, se si pensa che, nelle vicinanze, vi è un parco giochi pubblico per i bambini, oltre che una piccola cappella mariana, meta consueta per molti anziani.
In virtù di ciò, a giudizio dei GD, è necessario che le istituzioni si attivino per evitare il verificarsi di spiacevoli episodi in prossimità del sito, auspicando un pronto intervento delle autorità comunali e provinciali per una sua rapida messa in sicurezza.
Antonio Tortora