Il 6 settembre la Cgil, dando seguito alle sollecitazioni di Landini (FIOM), ha proclamato lo sciopero generale contro la manovra finanziaria.
Ci troviamo di fronte ad un governo che nel corso di questi anni, nonostante le denunce della Fiom e delle opposizioni, ha negato la crisi affermando che si trattava di un terrorismo psicologico infondato, creato ad arte da chi voleva solo strumentalizzare il Paese.
NON ERA VERO!!
La crisi c’era e continua, colpendo sopratutto le fasce più deboli;ci è voluto l’intervento della BCE per farglielo capire.
Adesso, in maniera tardiva, si è voluto ricorrere ai ripari varando una manovra finanziaria INIQUA E SBAGLIATA, dove a pagare sono sempre gli stessi: adesso C’E BISOGNO CHE CONTRIBUISCA CHI NON L’HA MAI FATTO!
E’ una manovra, quella del governo, che non tutela i giovani ed i pensionati , colpisce i diritti e il salario dei lavoratori dipendenti, taglia i servizi sociali erogati dai Comuni e dalle Regioni, non colpisce l’evasione fiscale e la corruzione, non introduce una vera patrimoniale ed una vera lotta alle speculazioni finanziarie e non delinea NESSUNA NUOVA AZIONE DI POLITICA INDUSTRIALE, affermando l’idea tragica per il Paese che per uscire dalla crisi bisogna tagliare i diritti, il contratto nazionale e lo Statuto dei lavoratori.
DAL DOPOGUERRA AD OGGI NESSUN GOVERNO HA MAI CANCELLATO CONTRATTI PER DECRETO!
Un vero e proprio attacco al mondo del lavoro, che và respinto, partendo dall’eliminazione dell’art. 8 della manovra(contratti in deroga) che di fatto cancella il contratto nazionale ed ha come scopo specifico quello di raggirare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, permettendo alle aziende di poter LICENZIARE LIBERAMENTE! E’ una grave lesione dei principi costituzionali, attuata da un Parlamento delegittimato che non rappresenta il bisogno di cambiamento che si respira nel Paese. Per non parlare dell’abolizione implicita del 25 aprile, del 1° maggio e della festa della Repubblica.
Questa assenza di sensibilità e di responsabilità, in particolar modo sul mondo del lavoro, ci crea delle preoccupazioni anche in vista di quello che è il futuro di Fincantieri.
Gli IMPEGNI assunti il 27/07/2011 nell’incontro tecnico avvenuto al Ministero dello Sviluppo Economico VANNO MANTENUTI, con la sottoscrizione del protocollo d’intesa che deve avvenire entro e non oltre il 30 settembre. Il Governo non può più traghettare gli atti concreti che servono per rilanciare il cantiere di Castellammare.
Ed è per quanto sopradescritto che l’Associazione Costa ha deciso di aderire allo SCIOPERO GENERALE, invitando tutti quei soggetti che si pongono il problema di un cambiamento, attraverso uno SCIOPERO GIUSTO E DOVEROSO, che veda il coinvolgimento dei giovani, dei pensionati, degli studenti, dei precari, di tutte le categorie dei lavoratori, dei disoccupati, della società civile che ha saputo dimostrare, attraverso i referendum, una partecipazione dal basso che ha respinto la volontà affaristica delle LOBBY ECONOMICHE che dettano le strategie alla politica.
Giovanni Nastelli
Direttivo Associazione Costa
