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San Sebastiano al Vesuvio: la questione “quote rosa” riapre il dibattito tra Manzo e Capasso

L’opposizione di San Sebastiano al Vesuvio ritorna sulla questione “quote rosa”. Cogliendo al balzo quanto portato avanti dai vertici provinciali e regionali del PD Donne contro l’assenza di donne nelle giunte comunali, Gennaro Manzo, capogruppo di opposizione ha subito ripreso la battaglia già posta in campo prima dell’estate.

In effetti il Partito Democratico ha deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo anche nei riguardi quelle amministrazioni di centrosinistra carenti, in giunta, di rappresentanti “rosa”. Principali fautrici della protesta due donne, autorevoli rappresentanti del Partito Democratico Campano, Valeria Valente e Assunta Tartaglione, rispettivamente, coordinatrice regionale e provinciale delle donne Pd.

Il gruppo capeggiato da Manzo ha realizzato e fatto affiggere nella cittadina vesuviana un manifesto “anti Capasso” spiegando le proprie ragioni e quelli che per i rappresentanti di centrodestra sono le incapacità del riconfermato primo cittadino sansebastianese. Il titolo recita “Il PD porta il sindaco Capasso in tribunale” e di seguito riportiamo il testo integrale:

Ancora una volta il Popolo di San Sebastiano-Manzo sindaco ha anticipato la battaglia per la legalità, quella per le quote rosa. Infatti, sia in consiglio comunale sia a mezzo di manifesti, si è voluto dare risalto alla completa assenza di donne nella giunta Capasso. Si tratta di una battaglia giusta e doverosa e di tanto se ne è accorto anche il partito del sindaco Capasso, se pur in ritardo. E’ di questi giorni la notizia che le rappresentanti regionali e provinciali delle donne del PD hanno proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania contro il sindaco Capasso per fare annullare il provvedimento di nomina degli assessori a causa della totale assenza di donne nella giunta.

E’ una decisione eclatante in quanto il sindaco Capasso è un esponente del PD nel consiglio provinciale di Napoli e questo ricorso al Tar equivale ad una sfiducia politica nei suoi confronti. In altre parole il Partito Democratico prende le distanze dal sindaco Capasso e ne contesta l’operato.

Il popolo di San Sebastiano-Manzo sindaco ha subito evidenziato la violazione delle quote rosa e ha fatto sua una battaglia sacrosanta per il rispetto, nei fatti, delle pari opportunità.

Il capogruppo Gennaro Manzo ha più volte invitato il sindaco a tornare sui suoi passi e ad inserire una donna della squadra degli assessori nel rispetto della legalità. Tale invito è stato sempre snobbato.

Adesso, finalmente, dopo che tanto clamore hanno suscitato le dichiarazioni dei consigli del popolo di San Sebastiano ed i manifesti rivolti ai cittadini, il PD ha deciso di intervenire sfiduciando il sindaco Capasso e la sua giunta. Tuttavia anche riproporre il ricorso, il PD è  arrivato in ritardo poiché ci sono alcune donne di San Sebastiano al Vesuvio che già hanno deciso di portare la questione “quote rosa” davanti al Tar.

Ci chiediamo non sarebbe stato meglio per il sindaco Capasso aver rispetto per le donne, ascoltare i consigli della nostra lista civica ed evitare di subire processi i cui costi ricadranno inevitabilmente sui cittadini?

Per quanto tempo ancora i cittadini di San Sebastiano dovranno pagare i danni derivanti dalle violazioni commesse dal sindaco Capasso?

 

Immediata la risposta del principale “imputato” del manifesto manziano.

«E’ vero che il mio partito ha proposto questo tipo di ricorso, il primo ricorso in questo senso fu fatto dalla lista di opposizione. Quella del PD è comunque una posizione d’ufficio.

Su tale questione i Tribunali Amministrativi Regionali hanno già dato risposte controverse, legate allo statuto dell’Ente vagliato. Nello statuto comunale della nostra città non c’è una norma che ci obbliga alle “quote rosa”.

L’opposizione che tanto clamore sta provando a suscitare sulla questione e che sembra essersi fatta paladina delle pari opportunità, delle donne e delle quote rosa, allo stato dei fatti ha eletto tre maschietti».

Capasso, sicuramente infastidito da tutto quanto gli sta accadendo intorno, sembra voler declassare il tutto ad un semplice polverone che non porterà a nulla e aggiunge: «Se pensano di far passare il Comune di San Sebastiano per maschilista, anche in questo caso sbagliano. Il nostro Ente ha ben il 70% di dipendenti ed il 60% di dirigenti donne. Staremo a vedere e ad aspettare che il Tar si pronunci».

Giuseppe D’Ambrosio

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