Assemblea Ato3-Gori del 2 agosto: il tradimento dell’acqua pubblica

Lutto per l'acqua pubblica (Foto Genny Manzo)

Sembra ieri, quando la Cittadinanza, tramite il referendum, ha espresso con chiarezza le proprie intenzioni, la propria volontà in materia di acqua pubblica. E non c’è verso di sbagliare, le indicazioni sono state chiare: fuori i privati dalla gestione dell’acqua pubblica, ma soprattutto fuori la mala politica che ha generato un mostro di cattiva gestione e di perdite come la GORI, che se agisse realmente su di un regime di libera concorrenza, avrebbe già da tempo portato i libri in tribunale (tipico esempio di Sovietismo estremo: mettere le mani sui monopoli per poi gestirli in maniera autoritaria). Da quando è andata via l’ASAM, ci sono stati solo e solamente continui, ESAGERATI rincari, senza che si producesse alcun miglioramento alle strutture di servizio della rete, ma al contrario una serie di interventi volti ad assunzioni politiche e clientelari. Posti e chissà che altro ancora per avere il potere monopolistico su tutto l’ATO3 e “convincere” i nostri Sindaci.

Lo scorso 2 agosto, c’è stata l’assemblea dell’ATO3 – GORI che doveva discutere di ulteriori aumenti per quest’ultima. Si chiedeva cioè di scaricare i costi della malapolitica, dell’inefficienza e dello spreco sulle spalle dei cittadini, rappresentati ( ma direi che parecchi rappresentavano la GORI e non i cittadini) dai Sindaci presenti e dagli altri rappresentanti che hanno votato così:

Prov.NA – si,  Anacapri – si, Angri – no, Camposano – (completamente saltato nell’appello al voto),  Capri – si, Carbonara di Nola  – (assente al momento della votazione), Casalnuovo – no, Casamarciano – si, Casola di Napoli – si (qui c’è un fatto curioso: questo Sindaco, durante una recente Messa celebrata a Casola da Padre Zanotelli, aveva invocato nientemeno che il Padreterno con una preghiera: “Signore, fa che l’acqua diventi pubblica!” seguita dal canonico “..ascoltaci o Signore”..ogni commento è superfluo), Castel San Giorgio – no, Castellammare di stabia – si (qui è non si capisce una cosa: questo Sindaco, pronuncia parole durissime sulla gestione clientelare GORI definendola un “carrozzone politico”, poi, vota a favore del carrozzone e contro i suoi stessi cittadini..),  Cercola – no, Cicciano –  no,  Ercolano – si,  Fisciano – no, Gragnano – si (il pdl è compatto..),  Lettere – si, Mariglianella – si,  Mercato san severino – si,  Nocera Inferiore – no,  Nocera Superiore  – si, Nola  – si (altro grande mistero: nessuno come il Sindaco di Nola aveva la CERTEZZA di quello che volevano i cittadini Nolani. Ha votato contro la sua stessa cittadinanza),  Ottaviano – astenuto, Pagani – no, Palma campania – no, Poggiomarino – astenuto,  Pomigliano d’arco – si, Pompei – no,  Portici – si, Roccapiemonte – no, San Gennaro Vesuviano – si,  San marzano sul Sarno – no, San Paolo Belsito – si,  San Sebastiano al vesuvio – astenuto, Santa Maria la carità – si, Sant’Agnello – si, Sant’ Anastasia – si,  Sant’Antonio Abate – no,  Sant’ Egidio – no, Scafati – si, Scisciano – si,  Sorrento – si, Striano—–(assente) , Torre Annunziata – no, Torre del Greco – si, Vico Equense – si .

 Favorevoli : 27
Contrari: 14
astenuti:2

Dopo l’irpef comunale, dopo l’aumento della TARSU, quasi in contemporanea di questa manovra economica che ricadrà quasi esclusivamente sui più deboli, il capolavoro: un altro aumento dell’acqua.

L’unico ATO in Italia dove invece della riduzione del prezzo in virtù del secondo quesito referendario c’è un aumento, è l’ATO3.

Qualcuno, in propria difesa, ha assunto la tesi che i Comuni, in mancanza della GORI, avrebbero avuto diverse grane in più. Ragionamento che non condividiamo, ma che avrebbe potuto avere un qualche crisma di credibilità se fosse stato accompagnato da un piano di uscita da questo regime.

La verità che esce fuori da questa vicenda, che è maturata in un giorno d’agosto, in orari impossibili per la partecipazione pubblica (che peraltro è stata confutata con fare ..”antidemocratico”) e contrariamente a quanto stabilito dal regolamento, fuori dai confini ATO3, è che i nostri Amministratori sono in buona parte “sensibili” solo ai richiami del privato e fanno tutt’altro che gli interessi e i voleri delle popolazioni che in questo caso, a nostro parere,  hanno rappresentato indegnamente.

Ma credo che tutti abbiano il DIRITTO di sapere perché e per chi oggi ci vengono tolti soldi dalle tasche per risanare “il carrozzone politico”. E sarà reso noto alla cittadinanza.

Come anche abbiamo il diritto di sapere chi tra Partiti, politici, consiglieri Comunali abbiano appoggiato un simile voltafaccia.

Cari Sindaci, non siamo sudditi, ma cittadini. Siamo quei “cialtroni” (definizione comica fatta da un sindaco presente..) che nella storia hanno sempre messo la faccia e non si sono mai tirati indietro. Siamo quei “fanatici” (altra definizione dello stesso Sindaco riferita a Padre Alex Zanotelli, ma poteva essere riferita anche a quel grande nostro ispiratore – Don Gennarino Somma) che rivendicano sempre le proprie azioni e non le negano: sarabbe atto di estrema vigliaccheria. Siamo quei cittadini che stanno dalla parte della legalità, della Magistratura, del rispetto delle regole. Siamo quelli che rigettano ogni forma di prepotenza e di fanatismo fascista o comunista che sia. Siamo cittadini che hanno una coscienza e fanno di tutto per non sporcarla. E soprattutto, non siamo in vendita.

 Il Comitato per la gestione pubblica dell’acqua

Il pres. Cap. Luigi CONTE  

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