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Ercolano: l’importanza di un nuovo svincolo autostradale per il turismo

L’apertura del nuovo casello autostradale di Ercolano quale potenziamento dell’assetto logistico dell’impresa turistica locale: è quanto sostenuto dall’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Vincenzo Strazzullo e dagli operatori del settore in merito all’importanza strategica di uno svincolo autostradale di vitale importanza per la cittadina vesuviana. “Con la riapertura del casello autostradale di Ercolano – hanno chiarito i tour operator – potremo agilmente raggiungere il sito archeologico e l’arteria che conduce al Vesuvio senza dover ricorrere a percorsi alternativi o estenuanti deviazioni che certamente non giovano all’immagine della comunità ercolanese. La qualità dei lavori e la particolare immagine della nuova stazione fungeranno inoltre da biglietto da visita per un contesto urbano chiamato oggi ad un processo di riqualificazione globale in cantiere da anni. Purtroppo molte lacune hanno per anni minato l’immagine di una delle perle più rappresentative del Mediterraneo: non è un caso che spesso si opti per la vicina Pompei snobbando di fatto un’ area vesuviana dalle incommensurabili potenzialità turistiche ma dalle risorse recettive prossime allo zero. Su questo delicato tema siamo certi che il sindaco Strazzullo interverrà in sede consiliare al fine di stabilire le responsabilità e le conseguenti contro misure da adottare per rilanciare un’economia locale veramente alle corde”. Segnale di apertura dell’impresa turistica al noto sito archeologico campano: a questo punto la parola passa ai vertici di un governo locale che non può più temporeggiare celandosi dietro inspiegabili attendismi costati al paese nel tempo un prezzo altissimo. E’ giunto il momento di quanto meno limitare i danni  inferti ad Ercolano da esponenti politici rivelatisi illo tempore non all’altezza del delicato ruolo istituzionale ricoperto. “Auguriamoci – hanno concluso i cittadini – che finalmente qualcosa si muova in positivo invogliando i nostri giovani a rimanere ed investire nei propri luoghi d’origine. Perché si parla tanto ad Ercolano di rilancio socio economico, di riqualificazione ma poi all’atto pratico lo squallore dilaga impietoso. I nostri ragazzi  non chiedono altro che di andare fieri di una terra che li ha visti crescere ed operare e per la quale sono disposti a qualsiasi sacrificio pur che opportunamente monitorato e suffragato da un governo locale troppe volte latitante di fronte agli innumerevoli disservizi che da sempre affliggono la città”. Ancora una volta la parola passa all’amministrazione comunale che a questo punto non può più consentirsi il lusso di “galleggiare” politicamente su un mare di inefficienze di cui a pagarne le spese sono come sempre onesti contribuenti.

 Alfonso Maria Liguori

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