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Gragnano: il popolo antiruspe si prepara a riprendere la battaglia

Messaggi su facebook, riunioni tra rappresentanti dei comitati, appelli a sindaci e amministratori: così il popolo antiruspe si prepara, dopo la pausa estiva, a riprendere la battaglia per la difesa delle case di necessità. Insieme ai colleghi di Calabria e Liguria, i vertici dei comitati e associazioni della Campania hanno già indetto una massiccia manifestazione popolare, che si terrà il 28 settembre prossimo a Roma, sotto Montecitorio. Per la prima volta, dunque, il popolo antiruspe marcerà compatto, coinvolgendo i rappresentanti delle 3 regioni italiane attualmente alle prese con gli abbattimenti. “Ad inizio agosto abbiamo contattato i leader di alcuni comitati di Lamezia Terme e della provincia di Genova – afferma Michelangelo Scannapieco, leader del comitato Diritto alla Casa  di Castellammare e penisola sorrentina -. Insieme abbiamo deciso di mettere a punto nuove iniziative di protesta e insieme, il 28 settembre prossimo, manifesteremo a Roma per chiedere al mondo della politica una legge che blocchi l’intervento delle ruspe, almeno per quanto riguarda gli abusi di necessità”. I comitati intanto hanno accolto con moderato ottimismo le ultime iniziative del presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano, e del senatore del Pdl Gennaro Coronella, che appena martedì scorso hanno chiesto al premier Berlusconi di valutare la proposta di un emendamento alla manovra finanziaria con la richiesta di uno stop alle ruspe. “Ci fa piacere che qualcuno s’interessi ancora a questo problema – continua Scannapieco -, ma le delusioni sono state tante negli ultimi mesi e per questo non crediamo più ai politici”.  La discussione sul futuro di 60mile case abusive della Campania intanto, finite nel mirino della magistratura, resta accesa anche sul social forum Facebook, dov’è nato il gruppo Stop agli abbattimenti in Campania.  E sono 260, secondo gli ultimi dati ufficiali, gli edifici da abbattere nei comuni della provincia sud di Napoli. In particolare, sono previste 36 nuove demolizioni esecutive a Castellammare, 18 a Gragnano, 9 a Lettere, altri 12 a Sant’Antonio Abate, 19 a Vico Equense, 23 a Sorrento, 35 a Pompei. E ancora, 35 a Pompei, 24 a Santa Maria la Carità, 15 a Casola di Napoli, 32 a Torre Annunziata, 21 a Massalubrense e 5 a Pimonte. La lunga lista dei manufatti fuorilegge verrà esaminata nei prossimi giorni, ma per la maggior parte dei casi è stato già decretato l’abbattimento.

Francesco Fusco

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