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Disagi della Circumvesuviana, arriva la protesta dei viaggiatori

In queste ultime settimane il caos che ha investito la gestione delle linee ferroviarie della Circumvesuviana, è arrivato al culmine: nella giornata di lunedì, la Rete per il diritto al trasporto, ha organizzato un presidio al terminale di Piazza Garibaldi a Napoli, per denunciare i pesanti disservizi che ora si fanno davvero insostenibili.

“La soppressione e l’accorpamento di parecchie tratte crea molti disagi” – dice l’avvocato Melania Papasso, delegata regionale di AssoUtenti Campania – “Si sono arrivate a perdere tutte le coincidenze con i treni della TAV di Roma, ad esempio, e ora che riapriranno le università la situazione si farà insostenibile. Inoltre il prezzo del biglietto è stato alzato a 1,60 euro e non è permesso riutilizzarlo anche per il ritorno”. Questa tematica poi ha i suoi risvolti anche sul piano europeo: “Le direttive UE dicono ai governi di incrementare il trasporto pubblico su ferro, mentre qui accade l’esatto contrario” – spiega ancora la delegata Capasso – “Si vuole tentare di sostituire il trasporto su ferro con quello su gomma, e questo porterà ovviamente numerose problematiche”

Parole di denuncia arrivano anche da Massimo Manna dei Verdi, anche lui presente al presidio: “L’unica azione che possiamo fare è costituire una class-action che informi e dibatta sui diritti lesi agli utenti riguardo la Carta legale dei servizi” – spiega – “Ovvero una serie di servizi di trasporto che la Regione deve garantire, e che con questi tagli e scioperi, non esistono più.”

La situazione è arrivata a questo punto a causa di varie contingenze: in primis c’è la  rinuncia agli straordinari da parte dei dipendenti, esasperati dai ritardi nel pagamento degli stipendi e non incoraggiati dalle ipotesi di lavoro del nuovo programma di esercizio approvato dalla Regione Campania. Nonostantela Circumvesuviana abbia recentemente annunciato di avere corrisposto, seppure in ritardo, gli stipendi, i lavoratori rimangono fortemente preoccupati per le ripercussioni che il nuovo programma di esercizio avrà sui livelli occupazionali e sul salario dei dipendenti. In secondo luogo ci sono i tagli regionali al trasporto, frutto dei tagli nazionali agli enti locali. Nel nuovo programma di esercizio approvato lo scorso 10 agosto dalla Regione Campania, le corse verranno concentrate soltanto nella fascia oraria 6 / 22, con conseguente abolizione delle prime corse mattutine e delle ultime serali.

I disagi per gli utenti, inoltre, sono già scaturiti dalla proroga del programma di esercizio estivo.

Questo forte disagio interessa circa cinquantamila persone, tra pendolari, studenti e lavoratori, che presto dovranno fare i conti anche col taglio del 30% delle corse di Cumana e Circumflegrea.

Nelle prossime settimane, i sindaci e i delegati dei comuni della provincia di Napoli incontreranno gli amministratori delegati della Circumvesuviana, per tentare un punto di incontro su questa vertenza.

Mario De Angelis

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