La massofisioterapia è la pratica di quelle importanti tecniche di massaggio e fisioterapia che occorrono per la riabilitazione in seguito a una operazione chirurgica invasiva, utili anche per la prevenzione degli infortuni.
Il fatto è ancora più grave se si pensa che la maggiore occupazione lavorativa per un non vedente, è appunto quella del massofisioterapista: oltre che a privare di un servizio, viene quindi sbarrata una importante strada di accesso al lavoro per persone che altrimenti sarebbero inabili a qualsiasi altra occupazione.
A combattere questa ingiustizia, si è da subito schierato il consigliere regionale Dario Barbirotti, del partito IDV, interpellando tutti gli organi predisposti alla questione, e cioè : Presidenza del Consiglio Regionale, Giunta Regionale e Assessorato al Lavoro e alla Formazione.
Il consigliere denuncia inoltre anche la creazione della figura lavorativa di “Operatore del Benessere”, in sostituzione alla figura del masso fisioterapista, che “non colmerebbe il vuoto formativo e di inserimento professionale dei soggetti non vedenti o ipovedenti”
Infatti l’impiego dell’Operatore del Benessere “è strettamente connesso ai centri estetici e non può sostituire una professione sanitaria, quale è quella del masso fisioterapista”, come sottolinea lo stesso consigliere nel documento da lui diramato.
Appare evidente come sia improbabile l’impiego di persone non vedenti in centri estetici e quindi certa “l’esclusione dei non vedenti o ipovedenti dalle agevolazioni derivanti dalla normativa in tema di c.d. collocamento obbligatorio”.
Nelle prossime settimane si saprà se gli addetti ai lavori avranno rivisto le proprie posizioni.
Mario De Angelis