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Portici, il PDL chiude i battenti. Crisi interna?

Chiude i battenti la sezione del Popolo della Libertà di Portici. A distanza di pochi mesi dall’apertura, gli esponenti del partito di Silvio Berlusconi si ritrovano senza dimora. A quanto pare incomprensioni col proprietario e danni alla struttura sarebbero stati decisivi ad abbandonare la sede di piazza San Ciro. La questione non è passata inosservata, è numerose polemiche sono state sollevate nei confronti del partito di centrodestra. Ad attaccare duramente i piddiellini è stato Antonio Lippolis, presidente dell’associazione commercianti Borgo Antico, che già in un manifesto di qualche mese fa aveva sollevato dubbi sull’operato di alcuni consiglieri di opposizione facenti parte del PDL: “Ancora una volta – tuona Antonio Lippolis – la classe dirigente locale del PDL, che vanta un deputato, un consigliere provinciale e ben sei consiglieri comunali, ha dimostrato inefficienza e incapacità politica mortificando chi nel centro destra cerca di lavorare per un progetto serio che porti al governo della città. Ad oggi – continua Lippolis – se un cittadino volesse informazioni su iniziative, progetti e programmi del Popolo della Libertà, non saprebbe dove andare. Tutto questo sottolinea lo scarso peso dei componenti del PDL cittadino”. Parole dure prontamente smentite dai consiglieri del Popolo della Libertà: “Ci sono state delle incomprensioni – spiega Vincenzo Ciotola, consigliere comunale di opposizione in forza al PDL – con il proprietario ed abbiamo deciso di abbandonare quella sede e trovarne un’altra. L’onorevole Marcello Di Caterina si sta occupando della questione, ed entro poche settimane avremo una nuova sede. Il PDL è un partito in piena metamorfosi, sia a livello nazionale che a livello regionale e provinciale. Indubbiamente le ripercussioni ci saranno anche a livello comunale, ma il gruppo è coeso e non ci sono fratture interne”. Anche Luigi Scognamiglio, consigliere di opposizione entrato da pochi mesi in consiglio comunale sotto il simbolo PDL getta acqua sul fuoco: “La sede di piazza San Ciro aveva molti problemi. La struttura aveva bisogno di lavori di ristrutturazione, e le incomprensioni con il proprietario ci hanno fatto pensare di cercare un’altra sede dove poterci riunire. Ci siamo già attivati a cercare una sede in una zona più centrale, e tra poche settimane tutto tornerà alla normalità. Le critiche – continua Scognamiglio – vanno fatte solo se sono costruttive. Le energie spese per polemiche inutili andrebbero utilizzate per lavorare per il bene della città”. Una questione, quella della chiusura della sede che lascia spazio a numerosi dubbi. Secondo alcune fonti, la chiusura sarebbe avvenuta a seguito di alcuni screzi interni al partito, dove alcuni consiglieri non avrebbero partecipato al pagamento delle spese del fitto di locazione. Voci che se trovassero conferma evidenzierebbero le fratture all’interno della coalizione di centro destra.

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