Il Senato respinge gli emendamenti blocca ruspe

E’ arrivata una prima bocciatura per gli emendamenti Coronella – Sarro alla finanziaria, che proponevano al governo il varo di un decreto blocca ruspe e la riapertura dei termini per la sanatoria degli abusi commessi in Campania fino al 31 marzo 2003. La quinta commissione Bilancio del Senato ha infatti respinto le due proposte presentate dai senatori del Pdl, Gennaro Coronella e Carlo Sarro. Una bocciatura che, dopo la pausa estiva, potrebbe rimettere in moto le ruspe nei comuni del Napoletano. Tuttavia si cerca ancora un’altra strada per provare in extremis a salvare il provvedimento. Al termine di un incontro con i comitati svoltosi ieri mattina a Napoli infatti, i vertici campani del Pdl avrebbero assicurato che c’è la volontà di riproporre il testo dei due emendamenti stamane al Senato, quando inizierà l’iter conclusivo per la votazione e, quindi, per l’approvazione della Finanziaria. Intanto l’aria di insoddisfazione si è subito respirata tra i leader napoletani di comitati e associazioni antiruspe. “Continuiamo ad essere presi in giro – si legge in una lettera inviata ieri mattina al governatore Stefano Caldoro, al coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino e a Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli – da chi nelle ultime campagne elettorali è venuto a prendere i voti nei nostri comuni, assicurandoci a più riprese un provvedimento ad hoc che avrebbe messo fine agli abbattimenti delle prime case. Lo stesso Berlusconi ci ha promesso in varie occasioni il varo di un decreto del quale, ad oggi, non c’è alcuna traccia”. I comitati temono che l’eventuale ritorno delle ruspe possa portare a delle serie ripercussioni anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. “Tra i cittadini a rischio abbattimento c’è tanta esasperazione – continua la missiva –, anche perché sappiamo benissimo che la Procura non potrà, per motivi logistici, eseguire tutte le 60mila sentenze di demolizione. Ciò significa che dovranno pagare pochi per tutti”. Da qui la richiesta d’intervento, rivolta a Caldoro, Cesaro e a tutti i parlamentari campani. Intanto resta la mobilitazione per il sit – in al Senato, che comincerà stamane, organizzato da una parte dei comitati. Ieri sera i primi manifestanti hanno raggiunto la Capitale con auto e mezzi privati. La manifestazione di protesta avrà inizio questa mattina, quando al Senato cominceranno i lavori per l’approvazione definitiva della Finanziaria. “L’emergenza che si è concretizzata, e continua tuttora con il rischio abbattimento per migliaia di case di necessità, ci ha spinto ad organizzare questo sit – in – afferma Michelangelo Scannapieco, responsabile di Diritto alla Casa penisola sorrentina e promotore dell’iniziativa -, che sarà il preludio alla manifestazione del 28 settembre prossimo insieme ai comitati di Calabria e Liguria. Siamo stufi delle solite promesse, non ci fidiamo più dei politici e vogliamo che gli impegni presi anche nell’ultima campagna elettorale vengano rispettati”. Il dibattito continua ad infiammare anche il mondo della politica. E nei giorni scorsi il senatore Idv Nello Di Nardo ha annunciato che anche i parlamentari campani del centrosinistra sono pronti a scendere in campo per sostenere i comitati anti-abbattimenti e chiedere la riapertura del condono edilizio del 2003.

Francesco Fusco

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