Se fra qualche giorno per le strade di Volla, Arzano e Casoria vedrete affissa tale locandina sappiate che vi è dietro una storia.
Ad Arzano nei giorni 23, 24 e 25 settembre andrà in scena presso il teatro le Maschere la neocompagnia “Si…pari” con la commedia in due atti di Gaetano Di Maio Angelarosa Schiavone” per la regia di Giuseppe Loffredo.
La compagnia nasce all’incirca tre mesi fa, nei primi giorni di un caldo giugno. I diciassette componenti guidati egregiamente dalla passione e dall’esperienza dell’attore/regista Loffredo si incontrano sullo stesso molo e scelgono una stessa meta: il teatro. A scatenare la foia delle valigie è il sogno del regista di realizzare, dopo tre anni di attenta ricerca e selezione, un gruppo saldo e predisposto al sudore del palcoscenico, per riproporre un lavoro teatrale che da tempo non vede le luci della ribalta. Angelarosa Schiavone è un copione comico brillante che infonde riflessioni fra risate e dialoghi profondi. Non sveliamo qui la trama, né la sequenza degli eventi, ma offriamo ai curiosi le motivazioni della locandina e del nome della compagnia.
Il nome “Si…pari” nasce dopo varie valutazioni e idee e convince gli ideatori e gli stessi attori per il suo duplice livello di significato. Sul piano semantico è facile collocare ruolo e luogo di un sipario in ambito teatrale; sul piano grafico e metaforico i puntini sospensivi che dividono la prima sillaba dalle restanti due, vogliono indicare un’uguaglianza fra gli attori e un mondo in cui, benché fatto di visibilità e apparenze, si vuole sempre rendere omaggio all’umiltà e alla volontà di chi è alle prime armi.
La locandina è, invece, il volto concreto e il pensiero filosofico del regista Giuseppe Loffredo. Il suo intento è quello di giocare sull’idea del teatro come luogo di marionette/fantocci che, in realtà, il singolare e un po’ lucifero personaggio in primo piano non riesce a gestire perché essi sono esseri umani in carne ed ossa con una loro personalità e sensibilità. Non vi è un legame diretto con lo spettacolo, ma c’è un messaggio molto più sottile che l’immagine vuole regalare ai suoi spettatori e attori e cioè l’idea che solo Dio ha potere esclusivo sul destino dell’uomo. Ed è proprio per questa ragione che sullo sfondo si erge la “Torre di Babele” di Pieter Bruegel il Vecchio nel quale episodio biblico si racconta della punizione inflitta ad un’umanità che cerca di eguagliarsi a Dio.
A questo punto non resta che aggiungere un invito. La compagnia “Si…pari” (in ordine alfabetico: Gigino Abate, Valentina Anacleria, Angelo Esposito, Mariacristina Fonticelli, Antonio Guadagno, Ivana Guadagno, Lino Guadagno, Melania Guadagno, Mario Iermano, Angelo Imperatore, Errico Liguori, Giuseppe Loffredo, Giovanni Pascale, Sabrina Raiola, Rosina Riccio, Isabella Whitley, Patrizia Zambardino) vi aspetta al teatro le Maschere il 23,24 e 25 settembre con la sua Angelarosa Schiavone.
Valentina Anacleria