De Laurentiis: “Ho affidato a mio figlio Edoardo il compito di studiare tutto ciò che riguarda il web. Volevamo fare televisione in maniera tradizionale, poi ho detto: “Ma perché non facciamo una web-tv? Spero di partire a breve con questa novità che comprende anche una web radio”. “Ho spiegato ai nuovi quali sono le regole alle quali bisogna ispirarsi e attenersi – prosegue De Laurentiis – . Non ho voluto fare una semplice elencazione, ma ho cercato di spiegare con calma e tranquillità come bisogna comportarsi. Poi sono venuti quelli che conosco da anni e ho detto a loro che ora che si va in Champions e non possiamo permetterci di litigare. Il primo che si toglierà la maglia non giocherà le successive tre partite. Dobbiamo rispettare le regole, c’è questo regolamento e non possiamo fare errori. Non siamo in un circo. Chi non le vuole rispettare non può far parte di questa cordata. Sarò molto vigile e molto attento, non si può compromettere il risultato di tutta la squadra per un’intemperanza, qualunque essa sia”.
Alessandro Formisano: “Nella maglia Champions c’è il colore del metallo più prezioso, il colore dell’oro che impreziosisce oltre al nome ed ai numeri, anche il logo Macron ed il logo del Napoli. Inoltre la maglia è già in vendità sul sito ufficiale del Napoli”.
De Laurentiis: “Obiettivi? L’ho detto fin dall’inizio. Il nostro è un percorso in un contesto antico, dove noi dobbiamo attendere che le cose cambino. La svendita dei prossimi quattro anni dei diritti tv è come uno ‘sgambetto’. E’ chiaro che ci tocca subìre e quindi bisogna saper aspettare, intanto ci dobbiamo rafforzare. Tuttavia non sarà una passeggiata, spero di arrivare tra i primi cinque posti. Entrare nuovamente in Champions mi renderebbe l’uomo più felice al mondo. Per non fare proclami e non subìre delusioni, cerco di restare con i piedi per terra”.
Inler: “Cesena? Siamo carichi e vogliamo fare bene. Giocare sul sintetico del Manuzzi sarà diverso ma abbiamo lavorato intensamente. Tuttavia dobbiamo pensare a una partita alla volta”.
De Laurentiis: “Le squadre più forti sono le solite, certamente potrebbero esserci sorprese nel corso della stagione. Personalmente sono preoccupato dagli ‘incidenti’, come il leggero infortunio di Hamsik in amichevole contro il Palermo. Credo e confido nei nostri medici e preparatori, che hanno reso possibile il rafforzamento della società. Il Napoli non ha nulla da invidiare ai grandi club europei”. “L’unico fattore negativo potrebbero essere i numerosi cambi nella rosa, ci siamo rafforzati ma dobbiamo concedere il tempo alle new entry di dimostrare il loro valore. Non possiamo chiedergli di vincere tutto e sempre. Niente drammi se dovesse esserci qualche incidente di percorso”. “I ragazzi sono concentrati sul match di Cesena e il mister è bravissimo a preparare le gare, per Mazzarri non esistono i prossimi impegni, considera sempre un incontro alla volta e anche noi abbiamo iniziato a ragionare in questo modo. Il campo sintetico del Manuzzi? Ci abbiamo giocato in Svezia in Europa League, saranno c…i anche per loro”. “Cosa mi aspetto dagli arbitri? Non ho mai fatto polemiche ma, in assenza della tecnologia applicata al calcio, ci saranno sempre controversie. Secondo me l’Associazione degli arbitri è finanziata dalle televisioni, altrimenti su cosa si baserebbero le trasmissioni sportive? È tutto chiaro e palese. Credo che la lezione di Tagliavento ai calciatori sarà molto utile. Ho detto ai ragazzi di non farsi ammonire per l’esultanza senza maglia. Quest’anno non farò sconti a nessuno e non tollero comportamenti antisportivi, in tal caso ci saranno provvedimenti”. “Lavezzi e la sua convocazione in Procura? Il pocho è sereno – prosegue De Laurentiis – . Gli ho detto di diffidare da alcune persone, perché dietro una cortesia possono nascondersi altri scopi. Questo è un gruppo fantastico, quest’anno organizzeremo tante cene per avere un contatto diretto tra società e calciatori”.
Inler: “Giocare con Dzemaili? È già accaduto in passato, lo conosco da tempo e oramai non rappresenta una novità. Daremo il massimo per il Napoli”.
Cosimo Silva
