Fra pochi giorni riaprono le scuole e ripartire il progetto “Tutti a scuola” per l’accoglienza di bambini stranieri nelle scuole della periferia est di Napoli. Sembra quasi un paradosso, il governo parla di tagli, di pacchetti sicurezza per ridurre la presenza di cittadini stranieri in Italia, mentre c’è chi invece si occupa di inserirli nelle scuole dell’obbligo, diritto che almeno sulla carta non gli è ancora negato.
L’ integrazione va di pari passo con l’istruzione, ecco perché questo progetto seguito dalla Caritas di Ponticelli, ma sostenuto in pieno dalla Caritas diocesana, tiene fede concretamente alle parole del Cardinale Sepe “Non chiudete le porte alla speranza”. Speranza che la presenza di circa settanta bambini rom nelle scuole primarie e secondarie di Barra e Ponticelli possano essere la risposta positiva di un quartiere alla convivenza civile. Il da farsi non sarà poco, ma un lavoro di rete tra N: E.A.(Napoli: Europa Africa), Comunità di Sant’ Egidio e Caritas servirà a seguire ogni aspetto di tale progetto senza tralasciare nulla; dall’ assistenza sanitaria al materiale scolastico, dal supporto alla frequenza scolastica.
Quindi un riferimento per questi settanta bambini e per le loro famiglie ed un minimo di gratitudine perché la loro iscrizione scolastica sostiene le scuole italiane!
Progetto è sostenuto anche da il Gazzettino Vesuviano con la pubblicazione del libro “Diario di una zingara napoletana” il cui ricavato è stato interamente versato per questo progetto.
Paola Romano