Nasce a Genova il 30 Dicembre del 1971 appartiene alla sezione di Genova della CAN A-B dalla stagione 2003-2004 e tifa per la Sampdoria. La promozione nella massima categoria arbitrale arriva dopo una militanza di tre anni nella C.A.N. C, nell’ambito della quale ottiene 43 presenze nel campionato di Serie C1 prima di ricevere il benestare definitivo dall’allora designatore Maurizio Mattei. Il 7 dicembre 2003 ha diretto la prima partita in Serie A, Lecce-Parma 1-2. Ha diretto 93 partite in Serie A (dati aggiornati al termine della stagione 2010/2011)[ e 93 in B.
Nella stagione 2005-2006 ha arbitrato lo spareggio salvezza tra Skenderbeu e Teuta per il Campionato Albanese.
Nel gennaio 2009 viene nominato arbitro internazionale.
Nel giugno 2009 viene selezionato come rappresentante dell’AIA per dirigere ai Giochi del Mediterraneo. Riceve la sua prima designazione dall’UEFAnel luglio 2009, quando è chiamato a dirigere la partita d’andata del secondo turno preliminare diEuropa League tra Sturm Graz e NK Široki Brijeg.
Fa il suo esordio da internazionale nel campo delle nazionali maggiori il 3 marzo 2010, dirigendo un’amichevole tra Maltae Finlandia.
Il 20 agosto 2010 è stato designato per dirigere la finale di Supercoppa Italiana tra Roma ed Inter.
Il 3 luglio 2010, con la scissione della C.A.N. A-B in C.A.N. A e C.A.N. B, viene inserito nell’organico della C.A.N. A. In molti lo ricordano per i fatti legati a Napoli-Juventus: Bergonzi fu l’arbitro della gara Napoli-Juventus nella stagione 2007/2008, portandosi dietro numerose polemiche. In quella gara, sul risultato di 1-1 Bergonzi fischiò 2 calci di rigore dubbi al Napoli[2]. Zalayeta per la sua simulazione fu squalificato dal giudice sportivo per due giornate. Successivamente La Corte di Giustizia federale annullò la squalifica di due giornate, riducendola ad una e certificando, grazie a nuove immagini acquisite, la correttezza della concessione del rigore a favore del Napoli.[4] La partita si concluse con il risultato di 3-1 per ipartenopei. Bergonzi non arbitrò in Serie A per due mesi e mezzo, e da quella partita non ritrovò più la Juventus fino al 19 settembre 2010 nel match Udinese-Juventus.
Cosimo Silva